Il segreto è evitare le vie principali per scovare, pur rimanendo in centro, alcuni posti che vale davvero la pena conoscere.
Ecco il mio itinerario a Bologna, tra food & shops.
San Petronio e Piazza Maggiore – Ph archivio regionale
Fare shopping a Bologna
Moda e vintage
Per la moda una delle mie tappe preferite è il flasgship store di Hidden Forest Market. Questo contemporary brand made in Italy, pur se disegnato da una stilista coreana, l’ho scoperto un paio d’anni fa. Mi piace per il look minimal e urban, pieno di dettagli di stile ricercati. Oltre all’abbigliamento, ci trovo anche deliziosi accessori (ad esempio, adoro i calzini e i piccoli bijoux). Quello di Bologna, tra il Quadrilatero e Galleria Cavour, è uno degli unici sei indirizzi in Italia.
L’interno di Hidden Forest Market
Si respira vintage vero anche da BackDoor (Piazza Galilei). Al posto di una vecchia bottega bolognese di tessuti (al primo piano ci sono tutt’ora gli arredi originali e se guardate in alto prima di entrare vedrete ancora l’insegna storica), ora questo shop mette insieme il meglio dell’international street-wear. C’è, però, un altro motivo per farci un salto. Al suo interno c’è una delle più interessanti collezioni private in Italia sul mitico numero 23, tra vecchie sneakers originali praticamente introvabili e serie limitate d’annata di Mr. Michael Jordan.
ll mio riso nero e la mia birra vegan, da Botanica Lab
Ah se ci andate verso mezzogiorno, dopo lo shopping infilatevi nel piccolo vicolo dove fa angolo BackDoor e provate il Botanica Lab. E’ ottimo ristorante vegan – raw con raffinate stoviglie smaltate ed eleganti bicchieri di cristallo che, con il suo stile sofisticato, attira anche gli onnivori.
La mostra su Madonna ad Ono Arte
Cult books e vinili
Se sono a Bologna tra il giovedì e il sabato (gli altri giorni è chiuso), includo sempre volentieri una tappa da Ono Arte (Via Santa Margherita), una galleria d’arte con un appeal decisamente rock. Suddivisa in quattro ambienti include anche un piccolo shop pieno di cult-book e graphic art(dove io comprerei tutto) oltre ad un corner dedicato ai vinili. Ah, c’è anche una consolle per i dj set e un piccolo banco bar per bere qualcosa: ordinate un Missile, è il cocktail “della casa”. Da Ono c’è sempre qualcosa di bello in corso (e sempre ad ingresso gratuito). Sulla pagina Facebook di questa galleria trovate sempre pubblicat mostre ed eventi in programma. Se la musica è la vostra grande passione, anche classica e d’autore, a Bologna c’è un itinerario unico da fare in cinque tappe.
Visitare i mercati di Bologna
Basta attraversare Piazza Malpighi per arrivare al Mercato delle Erbe (via Ugo Bassi), un vero must a Bologna. Qui mi piace mangiare tra i bolognesi che fanno la spesa, perciò è facile “sentirsi a casa”. I locali sono tanti, ma il mio preferito è il Banco 32, fish-lab gastronomico che utilizza i prodotti della pescheria lì di fronte. Le botteghe storiche, invece, sono al Quadrilatero dietro piazza Maggiore. Qui respiro la vecchia Bologna tra panifici, salumerie, gastronomie tipiche, osterie e banchi della frutta.
Il Mercato delle Erbe a Bologna
Mangiare a Bologna: otto indirizzi che non deludono mai
Brunch e aperitivo
In zona due Torri, poi, ci sono sono alcuni dei miei indirizzi preferiti a Bologna. Uno di questi è Zoo, in Strada Maggiore, fondamentalmente una bakery metropolitana. Si può scegliere tra torte fatte in casa, bagels e pancakes, insalate e zuppe. Sono free all day sia il wi-fi che il caffè americano e il tè.
All’ora dell’aperitivo, invece, il mio locale preferito è in una piccola trasversale di Strada Maggiore. Si chiama Ruggine e dietro al bancone ci sono quattro ragazzi carini e simpatici. Ricavato da un vecchio magazzino per calessi, poi sostituito da un’officina per biciclette, ora c’è un’atmosfera vagamente berlinese molto intrigante. L’indirizzo è ottimo anche per un buon cocktail dopo cena.
L’interno del Bio’s Kitchen
Cucina biologica
Anche al Pratello, quartiere di Bologna anticonformista dall’anima underground, torno spesso vado in una piccola osteria e pizzeria (via Pietralata 75). A Il Rovescio ci trovo la cucina che piace a me: biologica, naturale e a km zero. Il pericolo di stancarsi della cucina in questo meraviglioso posticino non c’è perchè il menu cambia mensilmente in base ai prodotti di stagione. Gli ingredienti, oltre che buoni, sono sani perché provengono in gran parte da agricoltura biologica e biodinamica. Menù prevalentemente vegetale, con decisa tendenza al vegano, anche al Bio’s Kitchen (via Galleria 11). Qui le materie prime (oltre che eccellenti) sono tutte bio certificate (vini compresi). Si può ordinare alla carta o servirsi da soli a un ottimo buffet e poi pesare il piatto per sapere quanto costa (2,40 all’etto). In alternativa sono ottime anche le pizze a lunga lievitazione, preparate con grani antichi e sale di Cervia.
Food tipico, che bontà !
Infine qualche tappa per mangiare tipico: per i sapori tipici dell’Emilia Romagna, è perfetto lo street food alla bolognese de La Bottega Portici (in via Indipendenza 69, a due passi dalla stazione, o sotto le Due Torri). Qui le famose sfogline, mattarello alla mano, preparano in diretta tortellini, tagliatelle, gnocchi e passatelli. Ancora meglio a mio parere, però, è Sfoglia Rina, a due passi di lì (via Castiglione) un pastificio dove la pasta fresca, fatta ancora come una volta, la si può ordinare al tavolo (dopo almeno mezz’ora di fila) o comprare per portarsela a casa. Non sapete come condirla come tradizione insegna? Con lo smartphone potete fotografare la ricetta originale del ragò Bolognais (rigorosamente in dialetto)che trovate riprodotta a mano sul muro, comprare gli ingredienti e mettervi al lavoro.
I tortellini di Sfoglia Rina, a due passi dalle Due Torri
Altrettanto leale la cucina di Yuzuya un’autentica trattoria giapponese che vale davvero la pena provare. I tavoli non sono tanti ed è un indirizzo molto gettonato in città quindi è d’obbligo prenotare (e con un certo anticipo). E’ il posto perfetto per assaggiare le ricette tradizionali jap cucinate alla maniera casalinga. E poi è comodissimo se a Bologna ci si va in treno: basta uscire dalla stazione lato Via Carracci per arrivarci (opposta a Piazza Medaglie d’Oro): di lì sono, si e no, una cinquantina di passi. Se invece la cucina asiatica non fa per voi, sempre alle spalle della stazione , c’è la Trattoria di Via Serra un posto sincero e informale premiato più volte da SlowFood per la cucina stagionale e di qualità.
Fino a qui vi ho raccontato degli indirizzi che ho scovato per conto mio. E poi anche ci sono le incredibili tips su Bologna di Alice, Francesca e Silvia tre ragazze very cool che hanno fondato Taldeg (in dialetto bolognese “te lo dico”), un circuito di appartamenti per affitti brevi utilissimo se cercate un posto per dormire a Bologna ma che riserva altre mille sorprese. In alternativa, a dieci minuti di macchina dalla città, c’è uno dei miei bed and breakfast preferiti in Emilia Romagna
La foto di copertina è in licenza di Creative Commons, autore Vanni Lazzari