Venire in Romagna e andarsene senza passare da Santarcangelo è come tornare a casa senza aver mangiato almeno una piadina. Ma non fare l’errore di fermarti in superficie. Qui le fontane sussurrano visionarie citazioni poetiche ed il delizioso borgo romagnolo nasconde una storia sotterranea misteriosa
Ogni volta che qualcuno arriva per la prima volta nella “mia” Romagna e mi chiede dove andare, il mio consiglio è sempre lo stesso: visitare Santarcangelo di Romagna. I motivi? La sua forte identità e il suo lifestyle slow tipico di ogni grande borgo italiano che la inserisce, di fatto, nella rete internazionale delle città del “buon vivere”, la bellezza architettonica del suo piccolo centro storico e del suo castello che le sono valsi il riconoscimento di Città d’Arte. E poi per le sue trattorie , per le curiose storie sui suoi abitanti raccontate dai muri delle case e per la sua magnifica street art. Senz’altro già questi sono ottimi motivi per visitarla, ma c’è di più: la sua anima poetica ed i suoi affascinanti segreti.
A Santarcangelo di Romagna sei a casa di Tonino Guerra
Non è solo questione di cosa visitare. A rendere Santarcangelo (come la chiamiamo noi romagnoli) un posto speciale è, innanzitutto, l’eredità artistica che Tonino Guerra ha lasciato alla sua città natale. Il leggendario e visionario poeta e scrittore che ha firmato le sceneggiature dei più importanti film di Federico Fellini, da bambino, viveva e giocava proprio in Piazza Ganganelli, dove oggi, al tuo arrivo, ti accoglie la Fontana della Pigna, definita come “il primo incontro con le sue poesie concrete, cioè le installazioni nate dalle sue idee, pensieri e disegni”.
Gironzolando per il centro cittadino, se vuoi proseguire sulle orme di Tonino Guerra accogliendo il suo invito a fermarsi ad ascoltare quello che l’acqua ha da dire, cerca anche le altre fontane, espressione del suo legame intenso con la natura. Si chiamano Il Prato Sommerso ed I Fiori di Pietra, e sono entrambe nel parco Campo della Fiera. Infine, non perderti la deliziosa Fontanella di Francesca da Rimini (via Ruggeri, 48) e concludi questo itinerario poetico con una visita al museo a lui dedicato .
Scopri un incredibile città sotterranea segreta
Un incredibile dedalo corre come un fiume sotto alla cittadina di Santarcangelo formando un fitto reticolo di passaggi, granai, pozzi, vie di fuga e pareti scolpite, sviluppato complessivamente su otto livelli, una vera e propria città sotterranea che nasconde ben 160 grotte. Se poco o nulla si sa sulle sue origini, certo è invece che molteplici furono le funzioni. Furono senz’altro utilizzate come rifugi durante la guerra ma, alcune, anche come cantine, ed altre come luogo di culto. Secondo una antica leggenda locale sarebbero qui conservati telai d’oro massiccio sorvegliati dai fantasmi dei loro antichi possessori. Ogni volta che svelo a qualcuno questo lato underground misterioso e sorprendente di Santarcangelo di Romagna, la curiosità si accende e la meraviglia segue a ruota.
Non è un caso se le grotte di Santarcangelo di Romagna sono inserite tra gli itinerari di viaggio di Wonders, una piattaforma multichannel interattiva di Autostrade per l’Italia, che spesso utilizzo on the road per scoprire l’Italia più bella e minore. A disposizione centinaia di esperienze di viaggio tra cultura, natura e sapori. Sono itinerari di qualità e viaggi slow che comprendono siti Unesco e sono realizzati in collaborazione con eccellenze come Touring Club Italiano, Wwf e Slow Food Italia. Quando sei a Santarcangelo, proseguii il tuo viaggio in Romagna allungandoti, ad esempio, a Cervia e Cesenatico e segui le Wonders tips. Puoi anche ascoltare comodamente mentre sei alla guida grazie ai tanti podcast da ascoltare registrati con le voci di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, come quello in cui raccomandano le migliori piadine della zona.
Il misterioso lato underground di Santarcangelo di Romagna
Per accedere alla città sotterranea è indispensabile prenotare una visita guidata presso l’ufficio di informazioni turistiche locale (disponibile 365 giorni all’anno, meteo permettendo). Un vero e proprio viaggio nel tempo al profumo tipico di Sangiovese ed e un’affascinante esperienza alla scoperta di antiche leggende che comincia dalla grotta monumentale pubblica. All’ingresso ti accoglie un porticato proveniente dalla Chiesa Francescana del XIV secolo che si trovava originariamente nell’attuale Piazza Ganganelli.
Una volta all’interno, quello che ti lascerà a bocca aperta è la sua incredibile complessità, una sorta di labirinto a due piani ricavato scavando la roccia, come anche la maestria nella realizzazione. Il percorso prosegue con la visita all’area archeologica della casamatta di Piazza Balacchi, una struttura difensiva risalente al XV secolo. Durante il tuor ascolterai affascinanti storie e leggende su questo antico borgo a metà fra il mare Adriatico e le colline del Montefeltro come sui suoi abitanti, che aggiungeranno ulteriore valore a questa meravigliosa esperienza di viaggio nella mia Romagna.