
Il segreto è evitare le vie principali per scovare, pur rimanendo in centro, alcuni posti che vale davvero la pena conoscere. Ecco il mio itinerario del cuore a Bologna, tra shopping, arte, musica e ristoranti .

– Fare shopping a Bologna
Cult streetwear e vintage d’autore
Si respira vintage vero da BackDoor (Piazza Galilei). Al posto di una vecchia bottega bolognese di tessuti (al primo piano ci sono tutt’ora gli arredi originali e se guardate in alto prima di entrare vedrete ancora l’insegna storica), ora questo shop mette insieme il meglio dell’international street-wear. C’è, però, un altro motivo per farci un salto. Al suo interno c’è una delle più interessanti collezioni private in Italia sul mitico numero 23, tra vecchie sneakers originali praticamente introvabili e serie limitate d’annata di Mr. Michael Jordan.

Ah se ci andate verso mezzogiorno, dopo lo shopping infilatevi nel piccolo vicolo dove fa angolo BackDoor e provate il Botanica Lab. E’ ottimo ristorante vegan – raw con raffinate stoviglie smaltate ed eleganti bicchieri di cristallo che, con il suo stile sofisticato e la sua ottima cucina, attira anche gli onnivori.

Cult books e vinili
Se sono a Bologna tra il giovedì e il sabato (gli altri giorni è chiuso), includo sempre volentieri una tappa da Ono Arte (Via Santa Margherita), una galleria d’arte con un appeal decisamente rock. Suddivisa in quattro ambienti include anche un piccolo shop pieno di cult-book e graphic art(dove io comprerei tutto) oltre ad un corner dedicato ai vinili. Ah, c’è anche una consolle per i dj set e un piccolo banco bar per bere qualcosa: ordinate un Missile, è il cocktail “della casa”. Da Ono c’è sempre qualcosa di bello in corso (e sempre ad ingresso gratuito). Sulla pagina Facebook di questa galleria trovate sempre pubblicat mostre ed eventi in programma. Se la musica è la vostra grande passione, anche classica e d’autore, a Bologna c’è un itinerario unico da fare in cinque tappe.
– Mercati ed osterie, due must di Bologna
Basta attraversare Piazza Malpighi per arrivare al Mercato delle Erbe (via Ugo Bassi), un vero must a Bologna. Qui mi piace mangiare tra i bolognesi che fanno la spesa, perciò è facile “sentirsi a casa”. I locali sono tanti, ma il mio preferito è il Banco 32, fish-lab gastronomico che utilizza i prodotti della pescheria lì di fronte. Le botteghe storiche, invece, sono al Quadrilatero dietro piazza Maggiore. Qui respiro la Bologna vera tra panifici, salumerie, gastronomie tipiche, osterie e banchi della frutta. Una delle mie tappe preferite in questo quartiere è l‘Osteria del Sole, la più antica della città. Servono solo vino, ma puoi portarti il cibo da fuori e mangiare sui lunghi tavolacci di legno accanto agli anziani che giocano a carte e parlano in dialetto.

– Mangiare a Bologna: sei indirizzi che non deludono mai
Brunch e aperitivo
In zona due Torri, poi, ci sono sono alcuni dei miei indirizzi preferiti a Bologna. Uno di questi è Zoo, in Strada Maggiore, fondamentalmente una bakery metropolitana. Si può scegliere tra torte fatte in casa, bagels e pancakes, insalate e zuppe. Sono free all day sia il wi-fi che il caffè americano e il tè.
All’ora dell’aperitivo, invece, il mio locale preferito è in una piccola trasversale di Strada Maggiore. Si chiama Ruggine e dietro al bancone ci sono quattro ragazzi carini e simpatici. Ricavato da un vecchio magazzino per calessi, poi sostituito da un’officina per biciclette, ora c’è un’atmosfera vagamente berlinese molto intrigante. L’indirizzo è ottimo anche per un buon cocktail dopo cena.
Cucina biologica
Anche al Pratello, quartiere di Bologna anticonformista dall’anima underground, torno spesso vado in una piccola osteria e pizzeria (via Pietralata 75). A Il Rovescio ci trovo la cucina che piace a me: biologica, naturale e a km zero. Il pericolo di stancarsi della cucina in questo meraviglioso posticino non c’è perchè il menu cambia mensilmente in base ai prodotti di stagione. Gli ingredienti, oltre che buoni, sono sani perché provengono in gran parte da agricoltura biologica e biodinamica.
Food tipico
Infine qualche tappa per mangiare tipico: per i sapori tipici dell’Emilia Romagna, è perfetto per un pò di street food alla bolognese un take away da Ragù o qualche compera nelle botteghe del Quadrilatero. Una volta fatta la scelta, dove andare a mangiare? C’è un posto a Bologna che è davvero unico. Non solo è l’osteria più vecchia della città, ma all‘Osteria del Sole dove servono solo vini di prossimità, ti puoi sedere sui lunghi tavoloni, accanto agli anziani che giocano a carte, già su di giri in tarda mattinata.

A due passi di lì (in via Castiglione) c’è poi Sfoglia Rina un pastificio dove la pasta, fatta ovviamente e rigorosamente a mano, la si può ordinare al tavolo (dopo almeno mezz’ora di fila) o comprare per portarsela a casa. Poche idee su come condirla secondo tradizione? Basta scattare una foto alla ricetta originale del ragò Bolognais (rigorosamente in dialetto) riprodotta a mano sul muro del locale, comprare gli ingredienti e mettersi al lavoro.Altrettanto leale la cucina di Yuzuya un’autentica trattoria giapponese che vale davvero la pena provare. I tavoli non sono tanti ed è un indirizzo molto gettonato in città quindi è d’obbligo prenotare (e con un certo anticipo).

E’ il posto perfetto per assaggiare le ricette tradizionali jap cucinate alla maniera casalinga. E poi è comodissimo se a Bologna ci si va in treno: basta uscire dalla stazione lato Via Carracci per arrivarci (opposta a Piazza Medaglie d’Oro): di lì sono, si e no, una cinquantina di passi. Se invece la cucina asiatica non fa per voi, sempre alle spalle della stazione , c’è la Trattoria di Via Serra un posto sincero e informale premiato più volte da SlowFood per la cucina stagionale e di qualità. Per altre tips su Bologna lascio la parola ad Alice, Francesca e Silvia tre ragazze very cool che hanno fondato Taldeg (in dialetto bolognese “te lo dico”), un progetto innovativo che si occupa di gestione di appartamenti per affitti brevi a Bologna.
La foto di copertina è in licenza di Creative Commons, autore Vanni Lazzari
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