
Perché ti voglio raccontare questa storia
Pantone ha il suo modo per parlare e lo fa attraverso i colori. Gli astrologi, invece, dicono la loro parlando delle stelle. E io? Io faccio quello che so fare: vi racconto una bella storia. Vorrei farti venire voglia di fermarci un attimo a riflettere insieme su quel che vale davvero, quello che ha un significato salvaguardare e portarci dietro, quello su cui, è necessario non perdere, oppure, ri-trovare.

Necessaire Rimini, perché vale la pena andarci
La storia che sto per raccontare ha un nome e si chiama Necessaire: a Rimini è qualcosa che, fino a nemmeno tre anni fa, non c’era (si trova in borgo San Giovanni, una delle zone migliori in città tra cult shop, gallerie e piccoli locali). A me innanzitutto piace per le diverse dimensioni che al suo interno convivono armonicamente nel segno di un progetto preciso e determinato, ma anche per l’ottima musica, il buon cibo, i vini e i cocktails. Ci vado per un buon drink o per smangiucchiare al bistrò, ma ci sono anche un delizioso dehor (riscaldato in inverno dove è possibile fumare) e un angolo enoteca, arredato con vecchie abat-jour e specchi vintage.

Del Necessaire amo anche quella sua personalità decisamente contemporanea e la sua passione per prodotti gastronomici e di vini d’altissimo livello. La ricerca è continua e il giorno di chiusura del locale (il lunedì) Enrico e i ragazzi che lavorano in questo posto se ne vanno tutti insieme in giro per l’Italia a conoscere produttori locali. Seguite sulle IG Stories dell’account Instagram Necessarie Rimini, si scoprono un sacco di bei posti…!

Necessaire Rimini: enoteca e bistrò
Al Necessaire c’è gente di vario tipo, tranne chi si accontenta. C’è chi si rifugia con il laptop a lavorare (la rete wifi funziona benissimo, basta chiedere la pwd). C’è chi si dà appuntamento per fare knitting, come fosse nel salottino di casa. Oppure c’è chi ci va semplicemente per un filter coffee o un buon cocktail in compagnia. E poi c’è chi ci va semplicemente perchè è un foodie, certo che qui si mangia bene.
Con amore e passione Enrico Gori, al bar, a Jacopo Ticchi, in cucina, valorizzano le loro scelte, spiegano caratteristiche e unicità di quello che ti portano al tavolo. In pratica mettono a disposizione la propria passione gastronomica per condividerne il piacere, ma Il bello è che lo fanno lo fanno in modo super easy, perché non hanno nemmeno 30 anni e, allora, è così che dev’essere!
Il mio cocktail preferito al Necessaire: gin, lime, champagne e petali di rosa
Una storia very gourmet e 100% Riminese
Sì, sono tutti e due giovanissimi Enrico Gori e Jacopo Ticchi, entrambi Riminesi. Ci mettono ogni giorno faccia e idee, insieme, determinati e impegnati nel portare avanti la cultura dalla qualità.

Jacopo, che è the kitchen king, ha contaminato il menù con le sue precedenti esperienze, prima quella al Joia di Milano (1 stella Michelin) e poi in altri ristoranti internazionali in giro per il mondo. Prima di tornare a Rimini ha lavorato in Spagna, ad esempio, ed è proprio da lì che ha portato a casa l’idea delle tapas, piccole porzioni da appoggiare in mezzo al tavolo e condividere insieme. Grande idea, ma io sono letteralmente impazzita per la sua scarpetta ai cinque pomodori! Fu mio nonno, napoletano, che mi insegnò ad amarne il sapore e la gestualità e ad apprezzarne la semplicità e l’intensità e io, io non tutt’ora non mi sono dimenticata delle nostre scarpette nel pentolino del sugo fatte di nascosto dagli occhi della nonna…
Perché ho voluto raccontare la storia di questi due giovanissimi romagnoli? Sono due che si sono messi in gioco per rendere migliore il posto dove sono nati e cresciuti e in fondo non vorremmo tutti un futuro come se lo immaginano loro?
Cercate altri indirizzi gourmet ?
Non perdetevi questi consigli per mangiare bene a Rimini, mentre qui trovate altre food tips, sia a Firenze che a Bologna.
Le mie foto al Necessaire Rimini sono di Alessia Bocchini
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