Perché voglio raccontare questa storia
Pantone ha il suo modo per parlare e lo fa attraverso i colori. Gli astrologi, invece, dicono la loro parlando delle stelle. E io? Io faccio quello che so fare: vi racconto una bella storia. E vorrei farti venire voglia di fermarci un attimo a riflettere insieme su quel che vale davvero, quello che ha un significato salvaguardare e portarci dietro, quello su cui, è necessario non perdere, oppure, ri-trovare.
Necessaire Rimini, perché vale la pena andarci
La storia che sto per raccontare ha un nome e si chiama Necessaire: a Rimini è qualcosa che, fino a pochi anni fa, non c’era (si trova in borgo San Giovanni, una delle zone migliori in città tra cult shop, gallerie e piccoli locali). A me innanzitutto piace per le diverse dimensioni che al suo interno convivono armonicamente nel segno di un progetto preciso e determinato, ma anche per l’ottima musica, il buon cibo, i vini selezionati e i cocktails da urlo. Ci vado per un buon drink o per smangiucchiare al bistrò, ma ci sono anche un delizioso dehor (riscaldato in inverno dove è possibile fumare) e un angolo enoteca, arredato con vecchie abat-jour e specchi vintage.
Del Necessaire amo anche quella sua personalità unica a Rimini, decisamente contemporanea, e la sua infinita passione per i prodotti gastronomici da paura e i vini d’altissimo livello. La loro ricerca è continua tanto che il giorno di chiusura del locale Enrico, Jacopo e i ragazzi dello staff se ne vanno tutti insieme in giro per l’Italia a scoprire ed incontrare piccoli produttori locali. Seguite sulle IG Stories dell’account Instagram Necessarie Rimini, si scoprono un sacco di bei posti…!
Necessaire Rimini: enoteca e bistrò
Al Necessaire c’è gente di vario tipo, tranne chi si accontenta. C’è chi si rifugia con il laptop a lavorare (la rete wifi funziona benissimo, basta chiedere la pwd). C’è chi si dà appuntamento nei pomeriggi d’inverno per fare knitting, come fosse nel salottino di casa. Oppure c’è chi ci va semplicemente per un filter coffee o un buon cocktail in compagnia. E poi c’è chi ci va semplicemente perchè è un foodie, certo che qui mangerà bene.
Con amore e passione Enrico Gori, al bar, a Jacopo Ticchi, art director della cucina, valorizzano le loro scelte, spiegano caratteristiche e unicità di quello che ti portano al tavolo. In pratica mettono a disposizione la propria passione gastronomica per condividerne il piacere. Il valore aggiunto? E’ che lo fanno lo fanno in modo super easy, perché non hanno hanno poco più di 30 anni ed è è così che dev’essere!
Il mio cocktail preferito al Necessaire: gin, lime, champagne e petali di rosa
Una storia very gourmet e 100% Riminese
Sì, sono tutti e due giovani Enrico Gori e Jacopo Ticchi, entrambi Riminesi. Ci mettono ogni giorno faccia e idee, insieme, determinati e impegnati nel portare avanti la cultura dalla qualità coinvolgendo sempre in questa loro precisa mission anche tutto lo staff.
Jacopo, che è the kitchen king, ha contaminato il menù con le sue precedenti esperienze, prima quella al Joia di Milano (1 stella Michelin) e poi in altri ristoranti internazionali in giro per il mondo. Prima di tornare a Rimini ha lavorato in Spagna, ad esempio, ed è proprio da lì che ha portato a casa l’idea delle tapas, piccole porzioni da appoggiare in mezzo al tavolo e condividere insieme. Grande idea, ma io sono letteralmente impazzita per la sua scarpetta ai cinque pomodori! Fu mio nonno, napoletano, che mi insegnò ad amarne il sapore e la gestualità e ad apprezzarne la semplicità e l’intensità e io, io tutt’ora non mi sono dimenticata delle nostre mitiche scarpette nel pentolino del sugo fatte di nascosto dagli occhi della nonna…
Perché ho voluto raccontare la storia di questi due giovani romagnoli? Perché sono due che hanno creato qualcosa di nuovo e di diverso e che si sono messi in gioco per rendere migliore il posto dove sono nati e cresciuti. Hanno lavorato sodo e ce l’hanno fatta. Bravi! Un solo consiglio, permettetemelo … rimanete sempre i ragazzi curiosi, intraprendenti ed umili che eravate quando avete aperto ormai dieci anni fa, nonostante negli anni il Necessaire sia diventato un must a Rimini. Rimanete sempre con i piedi per terra, senza l’arroganza che spesso si fa strada nelle pieghe del successo, continuate a sorridere e a mettercela tutta. Senza rancore, vi auguro il meglio!
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Le mie foto al Necessaire Rimini sono di Alessia Bocchini
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