
La vita è un pic nic, parola dell’orso Yoghi. Imparando dai cartoons a riprendersi il bello della vita
Il bello di vivere come in un pic nic
Vi ricordate il buffo personaggio creato da Hanna & Barbera? Life is a pic nic! Questo era il motto dell’orso Yoghi e del suo compagno Boo-Boo. Sono stati tra i miei compagni d’infanzia, quando le giornate passavano leggere e spensierate. Ogni giorno per questa strana coppia il bicchiere era sempre mezzo pieno, un dono da condividere e apprezzare, tra nuovi amici e cestini da pic nic pieni di buone cose da gustare, nell’immaginario parco naturale di Jellystone. Poche regole, insomma, per godersi al meglio la vita: la felicità è nelle cose semplici era in fondo il messaggio, e avevano proprio ragione loro … (per una lettura estiva in stile vintage l’intero “manifesto” di Yoghi a cui mi sono ironicamente ispirata è in vendita su Amazon).
Pic nic mania: “classici” e novità
Non è la prima estate per il ritorno del pic nic, ma quest’anno non ci si proprio rinunciare. Si arriva al tramonto, perché la campagna non è mai nottambula, ma quando si va via la luna già brilla. Le regole sono quelle classiche: cestino di vimini, prato e tovaglia. Nessuna pretesa, ma solo tanta voglia di condividere bei momenti in compagnia in mezzo alla natura con semplicità. In Romagna, la mia terra, il primo pic nic è nato sulle colline di Cesena nel podere di Terre Giunchi qualche estate fa. Ormai è “un classico”, anzi un vero e proprio must. Per trovare un ulivo libero a “Scamporella” preparatevi a mettevi in lista d’attesa. I posti sono limitati e c’è la corsa alla prenotazione (tutti i giovedì).
All’arrivo sali su un trattore che ti porta alla tenuta delle Terre Giunchi. Prendi il tuo cestino, la tovaglia e i cuscini a quadretti bianco e rossi e vai sotto al tuo ulivo. Passi la serata bevendo vino “della casa” e mangiando genuino, tra salami, formaggi, torte salate, spiedi e salsicce. I sapori sono ottimi, ma non è questo l’unico motivo per andare a “Scamporella”. La poesia è nel mood, in quella sua atmosfera magica e unica, e non solo per via della splendida location piena di palloncini bianchi. Il segreto è nella cura dei piccoli dettagli in perfetto stile country, nei sorrisi con cui ti accolgono, nella musica retrò selezionata dal dj. Le regole del pic nic ? Poche e chiare: lasciare pulito prima di andarsene e riconsegnare il cestino. A parte questo, basta stendersi comodamente sui cuscini e godersela in compagnia, dal tramonto a tarda sera.

In Valconca, invece, a lanciare le serate con stile pic nic è stata la tenuta i Girasoli, a Misano Monte, un’estate fa. Qui non ci si stende sul prato, ci si siede invece sulle balle di fieno. L’appuntamento è ogni mercoledì sera e anche questo fa sempre il sold out. Da quest’anno, però, si è aggiunta un’altra novità e Si chiama “Pic Nic in Fiore” (tutti i giovedì). La location, questa volta, è il podere “Micloù” a Montefiore, che ho scoperto essere tra le più importanti realtà produttive di olio biologico locale e italiano, arrivato dalla Valconca alle cucine dei grandi chef stellati internazionali (da Pietro Leeman a Heinz Beck).

Il pic nic qui è servito tra oltre 1000 ulivi plurisecolari, un vero pezzo di storia del territorio, e a fargli da cornice ci sono ettari di campi di grano e profumati orti bio. Oltre al pic nic, l’idea in più è il piccolo mercatino del vintage e degli artigiani del cibo con i loro prodotti, rigorosamente bio o Slow Food. In fondo ogni buon prodotto ha sempre anche una bella storia da raccontare, quella delle persone che nel farlo ci mettono sapienza, sacrificio e passione.
[…] altra idea su come preparare il pic nic perfetto ce la dà Sab, autrice del Blog My Trolley Blog, in questo post nel quale ricorda dei momenti felici trascorsi all’aria aperta nella sua […]
[…] altra idea su come preparare il pic nic perfetto ce la dà Sab, autrice del Blog My Trolley Blog, in questo post nel quale ricorda dei momenti felici trascorsi all’aria aperta nella sua […]