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Valencia In Un Giorno E In Quattro Tappe, Ma Non Le Solite A Cui Stavi Pensando

Valencia, terza città della Spagna, è sempre affollata di turisti. Tuttavia, basta spostarsi nei quartieri emergenti, attorno al cuore della città, per sentirla ancora vibrare per davvero. Vamonos!

Ho trascorso a Valencia tre giorni e poi  altri tre, a distanza di qualche anno. Gironzolando tra le calle dei quartieri emergenti ho trovato anche una città autentica, senza souvenir dove a fatica comprendono l’inglese. Facendo sosta nei giardini e nei parchi urbani ho compreso come vive la città chi ci abita.  Girano parecchio in skateboards e rollers, ma Valencia, con il suo anello ciclabile di oltre 160 chilometri, è perfetta anche per la biciccletta. La metropolitana? Sì  c’è, è comoda e funziona bene (in 20 minuti le linee 3 e 5 collegano l’aeroporto al centro), ma sarà forse per via del clima mediterraneo e del solecchi splende 330 giorni all’anno (già, il meteo a Valencia è spettacolare tutto l’anno!) che non pare essere il mezzo di trasporto più popolare.

Valencia, ambasciatrice e campionessa di sostenibilità

Valencia è la terra dei fiori, del sole e delle biciclette. Ovunque in città alberi secolari e palme altissime, mentre fiori d’ogni tipo aggiungono colori intensi a tutto quel verde brillante che le fa da background e al cielo azzurro intenso, undici mesi su dodici. Recentemente, grazie al significativo impegno a favore della sostenibilità e del miglioramento di qualità della vita dei suoi residenti, a Valencia è stato riconosciuto il titolo di Capitale Verde europea 2024 .

Parco gulliver valencia
Passeggiando per i Giardini del Turia si raggiunge la Città delle Arti e delle Scienze (in fondo)

Per comprendere almeno una delle tante ragioni di questo riconosciemnto, affitta una bici ed esplora i giardini del Turia, il parco urbano più grande d’Europa. Un’immensa oasi verde (oltre 12 km) ricavata sul letto dell’omonimo fiume dove i locali ci portano a passeggio i cani, ci vanno a giocare con i bambini, si tengono in forma con il jogging e lo yoga. Letteralmente un corridoio verde che connette il BioParc con la Città delle Arti e delle Scienze, la principale attrazione turistica della città (oltre che un capolavoro di architettura contemporanea) arrivando fino al porto e alla Marina. Oltre a questo, la  città ha altri sei immensi e meravigliosi parchi.

architettura a valencia
La città delle Arti e delle Scienze, un capolavoro di architettura

 Valencia cosa vedere: quattro tappe, ma non le solite

  • Andare per mercati

Il più famoso è il mercado Central, nel barrio del Carmen, ottimo posto oltre che fare la spesa anche per mangiare tipico e autentico. Proprio li davanti c’è La Freduria un piccolo locale dove servono solo pesce fritto, croccante  e fresco.  Poi c’è il mercado di  Ruzafa, più “vero” e coloratissimo dove trovi qulasiasi cosa ti venga in mente, in pratica. E c’è il mercado de Colon. Qui niente banchi di pesce, carne e specialità del posto, ma invece una quindicina di locali, tra ristoranti e caffè. Al piano inferiore c’è anche la gastronomia stellata di Ricard Camarena: per provarla prenota un tavolo da Habitual, i sapori sonno quelli locali , i piatti quelli della tradizione ma l’interpretazione è decisamente personale. Ottimo anche il menù del Ma Khin Cafè con quel suo adorabile tocco fusion. Io ho ordinato samosa e pad thai, ma sul sito potete già curiosare e leggere il menù.

mercato colon a Valencia

  • Mangiare la paella valenciana vista mare o nelle risaie

Valencia è la patria della Paella, dichiarata dal governo regionale bene di interesse culturale. Una delle zone migliori per la paella è El Palmar, un villaggo di pescatori a ridosso di una meravigliosa riserva naturale  a 17 km da Valencia. Ci puoi anndare inn bici o in bus (il numero 25), oltre  che ovviamente  in taxi. Qui oltre che mangiare una delle paelle migliori di sempre, vedi il tramonto più  bello di Valencia. Esperienza unica e diversa anche quella di mangiare la paella in una fattoria nelle risaie, l’Alqueria del Pau. Servono solo  e rigorosamente piatti popolari e autentici della  cucina valenciana.  Necessario prenotare ed in anticipo.

tramonto fuori valencia
Il tramonto nella riserva naturale di Albuferra, a mezz’ora da Valencia
  • Fotografare la street art nella Cituat Vella e sostenere i  writers locali

Se vai lasci alle spalle il famoso mercato centrale di Valencia, entri nella Cituat Vella , nel Barrio del Carmen.Guardati intorno: la street art è ovunque ed è, a tutti gli effetti, un patrimomio urbano. Sono parecchi i writers che vivono in questo quartiere e che, a volte su commissione ed altre illegalmente, compiono interventi artistici cambiandogli continuamente volto. Le opere vengono sostituite da nuovi lavori circa ogni sei mesi. Anche tu puoi decidere di sostenere questi artisti, come fa la  città di  Valencia, facendo shopping ad esempio a La Tienduca del Carmen dove trovi una sezione dedicata a l’arte urbana di David de Limòn, ad esempio, tra i più attivi writers locali. Parte del ricavato delle vendite viene devoluto all’autore.  Anche da Vynil Eye funziona così, dove in dieci minuti ti riproducono su una t-shirt la tua opera di street art preferita realizzata da uno dei tanti writers locali.

Valencia, Barrio del Carmen

Plaza del Carmen, nella Cituat Vella a Valencia

Non fermarti solo ad osservare i grandi murales. Aguzza la  vista e alza gli occhi: qui  l’arte urbana si esprime in tantissime forme e stili e rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale di questa città che ospita anche Graffitea , un festival che ogni anno  porta a Valencia grandi artisti internazionali e nuovi contributi artistici. Mentre sei in questo quartiere ti consiglio anche una visita anche al Centro di Cultura Contemporanea che offre sempre esposizioni ad ingresso gratuito (chiuso di lunedì).

murales a valencia
Valencia e la sua street art strepitosa: El Carmen, Beniclamet e Marina sono i tre quartiere dove cercarla e trovarla
  • Fare una passeggiata a Ruzafa e Benimaclet a caccia della Valencia più creativa

Come la Cituat Vella, seppur meno conosciuto, anche Ruzafa è un quartiere tutto da scoprire, a mio parere il più bello di Valencia. Qui l’atmosfera è super local e lo stile decisamente  alternativo, Di questo barrio porto con me il ricordo delle serrande decorate, dei negozi di vinili e di vintage, delle piccole gallerie di design e della grande creatività che invade tutto il quartiere. Se ti piace l’atmosfera bohémienne, ti consiglio di fare un salto anche nel quartiere di Benimaclet, al di là del fiume, tra l’altro anche comodo per raggiungere poi la Marina con il tram numero 4 dove troverai altri bellissimi contributi urbani dei tanti artisti che vivono a Valencia, specialmente nel barrio del Carmen.

 

Ancora dell’idea di andare a Valencia e seguire l’itinerario turistico classico, magari tornando a casa con la calamita di Plaza de Toros?

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