Anversa, almeno per noi italiani, non è ancora tra le mete più desiderate. Chissà perché, che incredibile errore! Questa città, invece, si fa notare parecchio tra grande architettura, arte contemporanea all’avanguardia, super design e fashion shopping da urlo. Secondo i residenti è LA città belga più bella, tanto che uno dei detti locali è che “il resto del Paese è solo un parcheggio”. Un tantino prestassi, vero, ma fidatevi, chiunque dovrebbe programmarci un viaggio. Non servono le vacanze estive né quelle di Natale, basta anche un weekend.
Welcome to Anversa
Raggiungere Anversa è piuttosto è facile: ha un aeroporto dove operano voli diretti da Roma e da Milano, ma anche da altri scali l’itinerario è comunque comodo. Acquistate un biglietto per Bruxelles: da lì la città è facilmente raggiungibile. Una volta atterrati potete scegliere tra il treno (40 minuti di viaggio) e il bus (un’ora abbondante di percorso), pre-acquistando in entrambi i casi il biglietto on line o rendendolo last minute sul posto. Io, da Bruxelles, ci sono arrivata in treno e così a darmi il benvenuto è stata la stazione in stile Art Nouveau, secondo Newsweek tra le prime cinque stazione più belle del mondo. Ecco perchè sono più che certa che, anche voi, scatterete proprio alla stazione di Anversa la vostra prima foto ricordo di questo viaggio.
Ed è qui che inconterete anche i primi residenti, molti di loro probabilmente designer e creativi considerato che in città c’è la Royal Academy of Fine Arts da cui sono usciti parecchi grandi designer di successo. La moda, quella tra le migliori, si respira “all around” e la gente del posto, non c’è che dire, è very very stilish. Streetwear di tendenza e capsule collections audaci praticamente introvabili altrove, ma niente look eccentrici sopra le righe. Nel trolley sono perfetti, ad esempio, sneakers, pantaloni over e maxi pullover, ma da abbinare sempre con una buona dose personalità.
Dieci cose bellissime da fare ad Anversa
- Fare shopping al Graanmarkt 13: il design di questo posto ricorda l’atmosfera essenziale di una casa nordica e dentro ci convivono una boutique, una galleria d’arte e un ristorante. E, se lo trovate libero, c’è anche un appartamento da affittare.
- Salire (gratis) al decimo piano del MAS (dopo averlo visitato) per godersi dall’alto la vista sulla città dal Museum aan de Stroom di Anversa. Mano mano che si sale al piano successivo il museo vi saprà sedurre ancor più della struttura, un’incredibile galleria verticale che con le sue enormi pareti ondulate in vetro si affaccia sul porto, il secondo più grande in Europa, e su tutta la città. Meraviglioso anche il dock, completamente occupato dai murales di Cazn, che compaiono e scompaiono seguendo le maree. La sede dell’autorità portuale di Anversa (The Port House), invece. è opera di Zaha Hadid che ispirandosi ai diamanti, simbolo di Anversa, se l’è immaginate brillante e lucente guadagnandosi, d’altra parte, preziosi riconoscimenti per l’ecosostenibilità del suo progetto.
- Una visita al MoMu | Fashion Museum è assolutamente d’obbligo, in fondo Anversa è la capitale della moda: andateci, qui capirete perchè.
- Andare al M HKA (Museum of Contemporary Art Antwerp), situato all’interno di un vecchio granaio. Qui vi sorprenderà il talento di artisti pionieri e di eroi visionari
- Passare sotto al St. Anna’s Tunnel. Aperto nel 1933, conserva ancora oggi unenorme scala mobile in legno che all’epoca non aveva precedenti. Ed è tutt’ora un meraviglioso capitolo di storia della città, nel cuore di un’Anversa super contemporanea.
- Entrare nella Cattedrale di Nostra Signora, esempio di architettura gotica che domina la città lasciando senza fiato. All’interno, poi, conserva dipinti di Rubens bellissimi. Dopo averla vista di giorno, tornateci la sera tardi: Handschoenmarkt è ancora più affascinante quando è vuota e silenziosa.
- Cenare da Bourla: se volete confondervi con i local dovete fare un salto in questa storica brasserie dove quelli del posto si danno appuntamento nel weekend e ci vengono a festeggiare i compleanni. Il menù non è niente di speciale, ma è onesto ed accontenta tutti. Carne, pesce, piatti veggie e persino pasta.
- Gironzolare per il quartiere di Zuid: non solo è zeppo di splendida Art Noveau, ma riassume alla perfezione il lifestyle della fashion city di Anversa. Con le sue gallerie d’arte, i cozy bar e i suoi mille localini attira trendsetter e hipster tra negozi vintage, vecchi magazzini zeppi di modernariato e concept store di tendenza.
- Pedalare: la bicicletta è un mezzo eccellente per esplorare Anversa. La città è piena di posti dove affittarne una e si può comprare il pass giornaliero (4 euro) o settimanale (10 euro), ma in alternativa si può usare il sistema di bike sharing Velo, scaricando l’APP omonima e pagando con lo smartphone ( i primi 30 minuti, però, sono gratis)
- Fare shopping a go-go perchè, non dimentichiamocelo, Anversa è la capitale d’Europa della moda. La sua fashionable attitude ha conquistato il mondo negli anni ’60 e, ancora oggi, attira talenti da tutto il mondo. Designer emergenti e giganti della moda, labels indipendenti e grandi maison: se siete dei fashion-lovers, Anversa vi farà battere il cuore. Ve lo posso garantire.
Birre belghe e biciclette
Ad Anversa si cammina tra capolavori d’architettura e opere di Rubens, in un’alternanza armoniosa tra storia e modernità, il traffico è moderato e silenzioso, le biciclette come mezzo per spostarsi in città sono all’ordine del giorno. Non c’è la metropolitana, perchè in fondo Anversa è piuttosto raccolta. Di piazze ne incontrerete parecchie, ma non siate timidi: affacciatevi sui cortili, infilatevi anche nelle strade secondarie, quelle piccole e strette, sono piene di shop e bistrot da scovare, dove turisti e gente del posto sorseggiano le leggendarie birre belghe e chiacchierano a bassa voce. Se poi siete dei veri bier lovers dovete assolutamente mettere in programma anche una degustazione al birrificio De Koninck, straordinariamente inserito nel cuore della città, perfetto anche per un food-stop.
Brasserie, bistrò e ristoranti stellati
Quando vi viene fame, evitate i locali attorno alla splendida cattedrale di Sint-Andries. Certo, questa meravigliosa chiesa del XVI secolo vale sì una visita (l’ingresso è a pagamento, ma sono soldi ben spesi), ma poi vi basta prendere una direzione qualsiasi e passeggiare una decina di minuti per scovare piccoli deliziosi bistrot. Il cibo è spesso homemade di derivazione organica e tante le ricette d’ispirazione francese. Spesso in menù anche parecchie proposte vegetariane (finalmente!). In alternativa, scegliete tra una piatto di cozze e un tagliere di formaggi, tra le specialità belghe che vanno assolutamente assaggiate ad Anversa. Per i veri foodies, invece, c’è anche la cucina ricercata degli chef stellati.
Andare fuori rotta, seguendo l’istinto
Come vi dicevo all’inizio di questo racconto, del grande fascino di Anversa non so ne sa ancora molto. Se ci ripenso, prima della partenza, in fondo, non c’è stata una sola persona che mi abbia detto “Wow, vai ad Aversa..?!?., Chiunque è rimasto piuttosto indifferente rispetto a questa mia meta di viaggio così fuori dalle solite rotte, addirittura i più sinceri mi hanno persino chiesto” Ma cosa ci vai a fare? Non c’è niente!”. Siete proprio sicuri? Andateci e cambierete idea. E se dopo al mio mini-itinerario in dieci tappe vi avanza ancora tempo, ci sono anche il giardino botanico, lo zoo e la casa -museo di Rubens da visitare. (E vi lascio volentieri anche altre travel tips sul Belgio.)
Del resto questa sono io, che mi piace andare controcorrente e arrivare nei posti sempre un attimo prima per scoprirli quando ancora sono loro stessi. Altrimenti non sarei andata a Sharm a metà anni ’90, a Berlino a inizio 2000, a Budapest tre anni fa e persino a Bucarest, l’anno scorso. Dev’essere tutta colpa (o merito) della mia anima curiosa ed esploratrice, nomade e vagabonda da sempre.
E voi che tipi siete? Da itinerari classici o alternativi?
Ciao. Sto programmando il giro del Belgio per il prossimo anno e articoli come il tuo sono preziosissimi per me. Attenderò con ansia anche i prossimi che scriverai.
ciao Raffi! che bello! scriverò senz’altro ancora di Anversa, ma anche di Bruxelles e Gent 😉 stay tuned 🙂
Ciao Sabrina! Sono passata per caso per Anversa circa 10 anni fa, ero a Bruxelles nel periodo natalizio ed una amica di origini italiane aveva insistito tanto per farmi andare a visitare la città! La ricordo molto molto carina ed elegante, con la stazione centrale maestosa, le patatine fritte ottime e le birre…che ne parliamo a fare! Le tue fotografie rendono alla perfezione l’atmosfera che si respira in città, brava!
ciao Flavia! allora sei d’accordo anche tu che è super?!? Chissà perchè dall’Italia ci va così poco gente… spero che a qualcuno leggendo il mio racconto di viaggio venga voglia di scoprirl, merita davvero! ps e grazie per il tuo supporto 🙂
Mi piacciono molto queste mete poco conosciute, non ancora prese d’assalto dal turismo di massa: così è possibile passeggiare senza essere colpiti nella schiena da un selfie stick, si evitano code ovunque e si ha anche un po’ l’illusione di essere uno del posto.
Bellissimi anche i negozi e i locali ????
Ciao Silvia, proprio così ! niente selfie stick né gruppi con l’ombrellino. Anversa è ordinata e silenziosa, molto vivibile ed è davvero splendida 🙂
Ciao Sab…mi hai fatto venire proprio voglia di fare un salto ad Anversa.Se trovo un buon volo vado.
Ciao Deb, ci tornerei anche domani !
Spero davvero tu possa trovare il volo (da Bruxelles sono 1.30 h di treno , 2 di bus se non trovi il diretto)
Se ci vai poi fammi sapere intanto grazie mille per aver letto il io racconto di viaggio e per il tu commento 🙂