Detox soul-friendly, lo fate mai? In altre parole, fate mai due coccole all’anima? La mia non è un’idea romantica, ma è una questione di lifestyle. Il punto è il bisogno di ristabilire, ogni tanto, il contatto con sè stessi. Come fare? Ecco 4 idee detox per stare bene dentro e fuori (+ qualche fast tips)
Detox soul-friendly per sentirsi bene con se stessi e per sorridere alla vita. Non importa se in campagna o al mare, non importa se per due ore o per due giorni. Se per il body detox passa per movimento ed alimentazione sana (e qui trovate indirizzi e blog), anche l’anima ha bisogno di ossigenarsi e di respirare. Sintetizzando per hashtag la mia idea di detox soul-friendly, quindi, è questa: #senza stress, #senza fretta, e, perchè no, #senzaconnessione
1. Mangiare nel ristorante dei sogni (a Rimini)
Perché andare a mangiare a ristorante non sia solo qualcosa che sazia pancia e gola, ma nutra anche l’anima. Al Yume Ramen di Rimini qui si mangia cibo per l’anima. Secondo la cultura giapponese infatti, patria di questo piatto unico, il ramen è molto di più di un’ottima zuppa. E’ armonia, è letteralmente un sogno, ed è sempre il tuo sogno ad indicarti la giusta direzione per te stesso.
Sul tavolo dello Yume, trovi anche piccoli taccuini e matite. E’ l’invito di questo posto a scrivere nero su bianco il tuo sogno, il primo passo verso la consapevolezza di cosa ti renderebbe davvero felice. Se, aspettando la tua ciotola di ramen, avrai voglia di rifletterci e scriverlo poi lo potrai appendere alla grande parete dei sogni all’interno del ristorante.
2. Disconnettersi dal mondo con il giga-detox (in Valmarecchia)
In Valmarecchia, sopra Rimini, ho scovato un antico casale recuperato secondo i canoni della bio-edilizia e della sostenibilità dove rigenerare corpo, mente e spirito. Quando sono arrivata al Sasso Erminia, a Secchiano, ho consegnato il mio smarthphone alla reception e chiesto di disattivare in camera wi-fi e tv. E per un buon sonno scaricando gli effetti nocivi delle radiazioni elettromagnetiche accumulate durante il giorno, sul letto ho trovato una speciale coperta in filato di carbonio, argento e cotone per una depurazione totale e profonda nelle ore notturne del riposo.
Questi non sono gli unici motivi per andarci. E’ anche l primo bed and breakfast al 100% eco-sostenibile d’Italia cioè una parte è interamente in legno e balle di paglia, ovvero materiali naturali che non necessitano di impianti di riscaldamento né di raffreddamento, ma anche per la sezione in sasso e pietra sono state utilizzate tecniche bioclimatiche nel pieno rispetto dell’ambiente. Gli intonaci sono rigorosamente naturali ed eco-compatibili, l’arredamento è di riciclo e vengono recuperate tutte le acque piovane. Credetemi, basta un weekend per fare pace con il mondo.
3. Ritrovare sè stessi camminando nella landscape italiana
Certo il più famoso è Cammino di Santiago di Compostela, ma anche in Emilia Romagna ci difendiamo bene, anzi abbiamo un altro primato nazionale. Sono 14 i cammini che qui si possono fare sulle orme dei pellegrini e dei vecchi viandanti. Recentemente è stata messa on line la mappatura con tutte le info utili, comprese le tips per il soggiorno in bed & breakfast, agriturismi e strutture d’accoglienza religiosa, per le soste da non perdere tra pievi e antichi conventi e anche per gli hotspot naturalistici più instagrammabili. Scommettete che se pubblicate l’immagine di un albero secolare grande quanto un monumento collezionerete un bel po di likes? Quando ho dato un’occhiata al sito ufficiale del cammini in Emilia Romagna mi sono ripromessa che prima che torni l’inverno è un viaggio a passo d’uomo che voglio assolutamente regalare alla mia anima.
4. Viaggiare in tutto il mondo con il wwoofing
Ho anche voglia di svegliarmi con il canto del gallo e di vivere qualche giornata al ritmo della natura, senza fretta né Mac appresso, ora che ho scoperto chi sono i wwofers. In pratica, in tutto il mondo, ci sono fattorie bio-agricole che accolgono viaggiatori e turisti disposti a dare una mano nelle attività di tutti i giorni. A proposito, sapete cosa significa wwoofing? E’ un acronimo per world wide opportunities on organic farms (se siete interessati a trovare una fattoria dove andare a far volontariato gogglate queste quattro parole). L’associazione c’è anche in italia, e basta iscriversi versando la quota annuale per fare questa incredibile esperienza. Non solo è un bel modo per viaggiare (gratis) ma è anche, e soprattutto, un’idea per vivere a contatto con la natura e rigenerare l’anima.
Tra le tante aziende agricole che offrono ospitalità, ad esempio, c’è quella di Katia. Cresciuta al mare si poi è spostata nella landscape dell’Appennino romagnolo (Civitella di Romagna), dove ora vive con la sua famiglia. Sul sito di wwoof Italia(la ricerca si può effettuare per regione) racconta che parla inglese e francese e spiega come si può dare una mano in fattoria in cambio di ospitalità: dall’orto (piantare, trapiantare, diradare, raccogliere) alle stalle (pulire i paddock, i ricoveri degli animali, sistemare i recinti, dare il fieno ai cavalli), ma anche confezionare cesti con i prodotti che coltivano o pulire i sentieri nel bosco, tanto per avere un’idea.
Itinerari e luoghi per l’anima in Romagna e nel mondo: my soul detox tips
Ci sono poi posti dove vado per poche ore quando ho bisogno di pace e di bellezza profonda e sono quelli in cui mi piace “ritrovarmi”. A Villa Verucchio (RN), all’interno del chiostro del convento a pochi km dal paese, amo rifugiarmi a fare meditazione presso il Cipresso di San Francesco così saggio, con i suoi 800 anni d’età, ed imponente, con i suoi 20 metri d’altezza. A Pennabilli, invece, mi perdo nel Santuario dei pensieri o nell’Orto dei frutti dimenticati di Tonino Guerra e poi, da lì, mi piace percorrere a piedi la Strada delle meridiane: la chiamano così perché lungo il tragitto ci sono sei orologi solari che scandiscono il tempo secondo metodi antichi quando il tempo era cadenzato dagli eventi naturali, senza troppa precisione né tecnologia. Poi ci sono le mete lontane, quelle dove ogni tanto ho bisogno di fuggire insieme alla mia anima, come la Norvegia e l’Isola di Bali, dove dimentico tutto il superfluo e ritrovo il mio centro.
E ora che ti ho confessato i miei rifugi segreti, mi dici quali sono i tuoi?