Di ristoranti vista mare in Romagna ce ne sono parecchi, ma uno non vale l’altro. Tra chef stellati, location magiche e posti davvero speciali, ecco gli indirizzi dove amo andare nella mia Romagna, o poco lontano da lì.
Poter scegliere ogni giorno tra ristoranti vista mare è uno dei motivi per cui vivere by the sea è un vero privilegio. Sei d’accordo? A me bastano due ore a tavola guardando il mare, per sentirmi più felice, per riempire il mimo cuore di gratitudine alla vita e per lasciare altrove stress. Su tutta la Riviera Adriatica non c’è che l’imbarazzo della scelta: ti siedi, apri il menù ed il mare è lì con te. E’ come se fosse il tuo compagno di una sera: lui sa come farti stare bene, ti accoglie e ti seduce mentre ti inonda di emozioni. Uno però non vale l’altro, ci sono posti speciali. perchè sono unici, ognuno a modo suo. Niente sedie di plastica né tovagliette di carta. Ecco sei ristoranti vista mare super-chic, tra Romagna e Marche, di cui sono innamorata.
A Riccione, da Barbara e Teo
La prima volta che ho scoperto il Solymar (Riccione,Viale D’Annunzio, 190) credo avessi più o meno 25 anni. Allora questo posto era un capanno in legno spartano praticamente nel nulla: spiaggia libera a destra e a sinistra e davanti il mare. Ci arrivai in scooter con un’amica giornalista in trasferta da Milano in cerca di buoni indirizzi per un articolo da scrivere a quattro mani su Riccione. Ci accolse Barbara di cui ricordo gli zoccoloni con le zeppe e lo stile Gipsy come fosse ieri. Fu allora che scoprimmo i favolosi gamberi alla greca preparati da Teo, mentre lei ci raccontava piena di entusiasmo di quel loro progetto nato poco tempo prima con pochi soldi e tante speranze. Già allora era facile intuire che quella del Solymar sarebbe stata una lunga storia, perché Barbara era un vulcano di idee e di entusiasmo. Oggi è ancora lei che accoglie i clienti, Teo è sempre in cucina e i gamberi con feta e pomodorini sono ancora in carta. Nel frattempo, però, il loro ristorante è diventato un must.
Ora Barbara, non è più una ragazzina tutta allegria e leggerezza, ma una donna sofisticata e un’imprenditrice. Anche Teo è cresciuto e la sua cucina con lui, pur se non ha mai tradito quella ricetta cucinata nella terracotta con cui è iniziata questa loro avventura insieme.
A Misano, da Mino
Il locale è un classico bar sulla spiaggia, easy e informale, però noi del posto lo amiamo da sempre per un paio di motivi che lo rendono unico. Partiamo con il menù: qui fanno le cozze alla tarantina migliori della zona (non altrettanto deliziosi invece i passatelli al sugo di pesce). Altro piatto forte gli spaghettoni con le alici, consiglliatissimi. Passiamo ora alla location: è uno degli unici posti dove puoi cenare sentendo il rumore del mare (però, mi raccomando, quando prenoti chiedi di avere un tavolo “davanti”) e ti regala uno dei tramonti più belli della zona
A Gabicce, di fianco al vecchio faro
I fari, meravigliosi guardiani del mare, mi affascinano da sempre come poche altre cose. In Riviera uno dei posti dove mi piace di più andare è il porto di Gabicce Mare dove c’è n’è uno bianco e nero, ma con la base rossa, che mi ricorda quelli sulle coste della Danimarca. Di solito ci vado fuori stagione, ma poco tempo fa, in cerca di tempo con me stessa, ho lasciato il mio scooter sulla banchina di Cattolica, ho attraversato a piedi il ponte di legno e sono andata in direzione di quel faro, verso il mare. Doveva essere solo una passeggiata al tramonto, ma poi ho notato una meravigliosa palafitta sull’acqua. Non ci ho pensato nemmeno un attimo a cambiare idea e a fermarmi, fuori programma, al Levante (Via del Porto 55, Gabicce Mare).
Fino a pochi mesi fa al suo posto c’era un locale dall’aria vintage, probabilmente lì dagli anni ’60, ma ora quella palafitta sull’acqua è diventata uno dei ristoranti vista mare più suggestivi da queste parti. Mi sono seduta sulla sua magnifica terrazza e, godendomi l’orizzonte all’imbrunire, ho ordinato poveracce, pesci al vapore e cacio e pepe di mare. Davanti me solo scogli, mare e la natura in tutta la sua bellezza.
A Miramare, dai fratelli Raschi
Non servono tante ragioni per andare da Guido a Miramare (Lungomare Spadazzi, 12), ne basta una sola: mangiare, a due passi da casa, cucina di pesce stellata sulla spiaggia. E allora mi capita persino di smettere di guardare per un attimo il mare quando arrivano i piatti in tavola, capolavori estetici oltre che gastronomici. A trasformare il vecchio chiosco di famiglia in un posto where to be sono stati Gianpaolo e Gianluca Raschi, due veri fuoriclasse.
La loro ispirazione è la Romagna e la cucina con cui sono cresciuti, ma il risultato è un mix tra stravaganza contemporanea ed elegante armonia. Il risotto di mare della tradizione Riminese e il cappelletto con le vongole sono quel tributo autentico alla tradizione a cui spesso non rinuncio, ma è la parte più audace del menù che io trovo davvero irresistibile. Gianpaolo non mi annoia mai. E così, ogni volta che vado a mangiare pesce nostrano da Guido, è tutta un’altra storia. Provate, ad esempio, quella che lui chiama “pizza” Amarcord e poi fatemi sapere …
A Portonovo, da Moreno Cedroni
Non sono una di quelle persone che si fa i km in macchina per andare a mangiare, tranne che quando si tratta di andare al Clandestino. Anche se i food blogger lo stanno scoprendo ora, io me ne sono innamorata nel 2003. A rapirmi il cuore è stata innanzitutto la location magica, così nascosto in una minuscola insenatura di una delle baie più belle del Conero. E poi i piatti firmati da Moreno Cedroni (due stelle Michelin) che mi convincono tutt’ora, ogni volta, che fare un’ora di macchina ne vale proprio la pena.
Il mare è lì letteralmente a due passi, tanto che mi viene sempre voglia di sfilarmi le scarpe e andarlo a salutare mentre aspetto che arrivi il mio ordine. E’ talmente vicino che qualche anno ha completamente distrutto fa il locale. Prima di allora il Clandestino era un posto super-easy con gli scuri di legno alle finestre pitturati alla meglio dove mangiare divinamente. Ora la struttura è cambiata, ma il menù è sempre un vero spettacolo. Tra i miei must i salumi di pesce con l’aperitivo, la polentina ai frutti di mare cotti e crudi e l’hot dog di gamberi con salsa barbecue fatta in casa. Qualche volta, invece, mi concedo al menu degustazione dello chef: cambia ogni stagione, motivo in più, ogni estate da quel lontano 2003, per salire in macchina in direzione Portonovo.
In Valconca, a casa di Lorenza
Ti avevo promesso un indirizzo segreto, eccolo qua. C’è uno splendido casale alle colline di San Clemente (RN) che, su prenotazione, apre le sue porte. Ad accoglierti c’è Lorenza, la padrona di casa. E’ lei stessa a preparare per i suoi ospiti deliziose cene fatte in casa (minimo per 6 persone) che poi vengono servite sotto al grande portico. Sei immerso nella campagna dell’entroterra romagnolo, circondato dal silenzio e dai colori della natura, eppure dal tuo tavolo puoi arrivare con lo sguardo a vedere il mare. Semplicemente perfetto quando cerchi una fuga dalla confusione della Riviera, senza perderti tutti il bello dell’estate (per info @hommerestaurantvistamare).
My blue mind: perchè preferisco i ristoranti vista mare
Anche questa volta, attraverso questo mio breve itinerario sui ristoranti vista mare, in fondo vi ho parlato di me stessa. Ognuno ha le sue debolezze e la mia si chiama trolley. Pare l’etichetta giusta per me sia #wanderlust per via di questo mio desiderio inesauribile di viaggiare. C’è solo un’altra cosa che mi fa sentire altrettanto bene, ed è stare davanti al mare (che è il vero fil rouge di questo breve viaggio gastronomico da fake food blogger). In tutto quel blu trovo i ricordi della mia infanzia passata in riva e il suono familiare delle onde che amo esattamente quanto preparare i bagagli e partire. Che sia per svago o per amore.
Mi piacciono un sacco i tuoi articoli!!!
Mi regalano quei 10 minuti di lettura in pace e mi danno quel senso di rilassatezza lontano dal caos giornaliero!!!brava
ma che bello!!! non sai quanto sia importante per me questo tuo commento, sinceramente. Sì perchè a volte mi chiedo se continuare a scrivere ha un senso, perchè io con il mondo delle blogger c’entro ben poco o forse nulla ma di default se apri un blog vieni etichettata così. Io sono solo una a cui piace scrivere.
E devi continuare a farlo perché scrivere è bellissimo e i tuoi articoli hanno un’anima,si vede e si sente.
Ho letto il tuo pezzo su Roma e il ghetto è stata la mia parte preferita!!!
Quindi grazie per l’ispirazione!!!
GRAZIE a te, Angela! Di cuore.
Adoro SolYMAr, l’ho scoperto anni fa sempre grazie gamberi alla greca ????????se ci penso mi viene fame❤️Grazie per i consigli, devo assolutamente provare Guido a questo punto ????????????
grazie a te per il feedback! Beh, Guido è molto più di un pasto… è un’esperienza. Se ci vai poi fammi sapere 😉