
Vivere meglio con l’aiuto del professional organizer. Per mettere ordine nella propria vita il trucco è l’organizzazione, cominciando dagli ambienti in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo
L’ordine? Personalmente sono una disordinata cronica. E’ più forte di me, ma a quanto pare siamo in parecchi. Altrimenti non esiterebbe, da qualche anno in Italia, la Settimana nazionale dell’Organizzazione, un’idea dell’Associazione dei Professional Organizer. Così, stanca di sprecare tempo e buonumore, mi sono allora sono fatta insegnare tutti i trucchi da Giulia, una trentenne che ne fa parte da tre anni fa. Ecco cosa ho imparato.
Prima regola: dare un posto a ogni cosa
Giulia si definisce una persona che ha l’organizzazione innata. Certo anche la sua camera, quando era bambina, era regolarmente sottosopra, mi confessa, ma da sempre, mi spiega, ha dato il suo posto a ogni cosa “per avere la consapevolezza di ritrovare tutto, e rimettere a posto tutto, in pochi minuti”. Non esattamente il mio lifestyle! Se ripenso alla mia vita da sposata, ad esempio, il mio disordine cronico è stato spess motivo di discussione nel rapporto quotidiano con il mio ex marito. E tutt’ora quando lascio il mio computer in assistenza i il mio desktop è ormai leggenda per il mio tecnico informatico di fiducia.

Come organizzare gli spazi e fare ordine in casa
La casa è il posto dove vogliamo stare bene e allora da lì che bisogna iniziare perchè l’ordine ci aiuterà a starci meglio. Ecco i consigli di Giulia per organizzarla in maniera efficace.
La cucina
Prima regola: liberare il più possibile il piano di lavoro. La macchina per il caffè espresso e il tostapane sono sufficienti. Tenere a disposizione e a portata di mano tutto ciò di cui non si può fare a meno per cucinare, è il secondo segreto. Intende olio, sale, spezie, mestoli e utensili principali. E gli scaffali (grande nota dolente!)? E’ una buona idea tenersi vicino le cose che per cucinare usiamo più spesso. Ma il vero grande segreto è utilizzare la doppia mensola interna così da mettere le cose su due piani: sarà più facile trovarle!
Il guardaroba
Giulia consiglia innanzitutto di evitare il classico cambio di stagione. Basta mettere via i pesi minimi e i massimi (costumi e maglioni per capirci). Per avere un armadio ordinato la tecnica di base è piegare tutto quello che si può piegare, in altre parole appendere il meno possibile. Maglie e magliette sono perfette piegate in quattro, riposte in verticale (come fossero dei libri) e non una sopra l’altra (io invece ho sempre fatto così, voi no?). Per le piccole cose (calzini e biancheria), poi, i divisori ti cambiano la vita!

Ma la grande domanda è: come scegliere cosa eliminare? Cominciando da quello che è rovinato o che non ti sta più. E se sono capi (o oggetti) che hanno un valore affettivo ma non ci piacciono più (o non ci sono mai piaciuti)? Giulia consiglia di metterli in una scatola e di posizionarla vicino alla porta di casa. Con il passare dei giorni diventerà via via naturale liberarsene, senza sensi di colpa.
Vivere come una professional organizer: due extra-tips
1. Creare un home command center
Per risparmiare tempo e stress inutile, basta avere in casa una lavagna o un calendario in cui ogni membro della famiglia scrive i propri impegni così da creare letteralmente una “centrale di comando della base” che permetterà a tutti di organizzarsi meglio e di vivere meglio in armonia, insieme.
2. Usare le scatole
Scatole e contenitori sono alleati strategici dell’ordine, sottolinea Giulia (che confessa di essere una boxes addicted), ma attenzione! Mai comprarle prima di aver fatto ordine, cioè senza avere consapevolezza di cosa serve. Nove su dieci, si rischierà di comprale della misura o della quantità sbagliata.

Tre buoni motivi per rivolgersi a un professional organizer
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Risparmiare tempo
Quando parla di tempo non sprecato, Giulia usa un esempio banale, ma chiarissimo: le pulizie in casa. Se la casa è ordinata si fa molto prima a pulire, regolare vale allo stesso modo anche in relazione a tutto quello che fa parte della nostra quotidianità. Ci penso su un attimo e realizzo che ha ragione è proprio così. Pulire una casa disordinata richiede molto più tempo! Quante volte mi è capitato….! Insomma l’ordine ci regala tempo. Tempo da spendere meglio. Giulia mi racconta che secondo una recente statistica mediamente vengono impiegati da ognuno di noi 30 minuti al giorno a cercare cose che non troviamo, solo perché non abbiamo la minima idea di dove siano. In pratica, vi rendete conto? Si sta parlando di una settimana all’anno (ma quanti viaggi in più avrei potuto fare ???)!
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Risparmiare stress
Anche in questo caso Giulia ha le idee chiare. Per essere ordinati e ben organizzati non solo è fondamentale avere un’agenda sempre con sé per riuscire a gestire meglio impegni quanto, anzi soprattutto, imprevisti. Avendo la panoramica della settimana sempre sottocchio, infatti, diventa più facile spostare, anticipare, posticipare le cose anche last second, nel caso di un fuori programma., A questo punto il segreto è solamente uno: ottimizzare il tempo. E’ altrettanto importante fare una “to do list”: scriversi le cose da fare significa evitare che le cose ti sfuggano ma, soprattutto, significa liberare la testa. Infatti, via via, le cose fatte vanne cancellate, con soddisfazione. E, in quel preciso momento, ci si sentirà bene!!
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Risparmiare soldi
Quante volte a voi è capitato di comprare un cosa che in realtà avevate già, solo per il fatto di non avere tempo di cercarla? A me, sinceramente, una marea! Gli accendini sono in testa alla mia lista, ma anche se non siete dei fumatori non ho dubbi che sarà capitato anche a tutti, se siete anche voi dei disordinati. Non è così? Scegliere l’ordine significa anche risparmiare spese a volte inutili.

Professional organizer? Cosa fa e perché ti migliora la vita
Dopo tanta bella teoria, però, ho voluto capire ancora meglio e provare ad invertire il mio disordine quotidiano in ordine. Al primo cambio stagionale degli armadi, le ho chiesto di darmi una mano. Giulia comincia sempre dal sopralluogo: è venuta a casa per comprendere, innanzitutto, quale era la mia esigenza precisa e il mio grado di disordine. Abbiamo fatto due chiacchiere mangiando una piadina insieme. Poi, mi ha spiegato come potermi aiutare e come sviluppare le mie doti organizzative così da saper fare ordine da sola, d’ora innanzi. Per portare a termine il lavoro a casa mia ci ha messo tre mezze giornate, ma non solo ha riordinato tutto alla perfezione, ottimizzando al massimo gli spazi. In realtà, mi ha insegnato molto di più. Grazie a Giulia ho capito che era arrivato anche il momento, per me, di far spazio, nella mia mente oltre che nel mio guardaroba. Certo, fare ordine “dentro” è senz’altro più faticoso e complicato, ma è senz’altro “da fuori” il punto giusto da cui iniziare.