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My Riccione: Viale Ceccarini, 30 Anni Dopo

Riccione: il profumo di un panino alla mortadella, a due passi da Viale Ceccarini, mi ha ricordato un giorno che era giunto il tempo di scrivere della mia città

La mia casa è qui

Riccione è la mia città. Tra Viale Ceccarini e dintorni, ci ho passato pomeriggi interi ai tempi della scuola: il tempo sembrava eterno e si poteva anche buttare via senza rimpianti. Negli anni ’80 con gli amici ci si vedeva proprio li, condividendo sogni e progetti con semplicità. La stessa di un panino alla mortadella: allora lo mangiavo spesso e senza sensi di colpa.

A sinistra: 1995-  la pagina di un numero di MarieClaire, servizio scattato a Riccione . A destra: 2017 – il panino alla mortadella della Bottega Rosa Maria

 Io e Riccione, 30 anni fa

Allora, Viale Ceccarini era a metà tra un set e una passerella, molto più che una strada qualunque. La gente qui ci veniva per vedere chi c’era e per essere vista. Mi ricordo ancora bene degli stilisti in cerca di  tendenze nei clubs.  E mi ricordo delle riviste che qui venivano a farci i servizi di moda per strada (che ne dite del mio look college girl pubblicato da Marie Claire?!?) o di quando è arrivato Jovanotti con la troupe a registrarci un video con noi del posto (chissà se mi riconoscete qui su YouTube , sono proprio in viale Ceccarini…). Riccione era un lifestyle da respirare, oltre che un posto dove vivere. Ecco perché non sono nata e cresciuta in una città come tante altre, ma in un posto speciale.

Io e Riccione, 30 anni dopo

Oggi Riccione non è più la stessa, del resto come me. Entrambe siamo molto cambiate in questi ultimi 30 anni, ma il legame che ci lega per me ha una forza intensa, quella delle radici. Mentre la città lentamente si è trasformata, neppure io me ne sono stata ferma. Tante volte sono andata via, ma altrettante poi sono ritornata ed ogni volta mi sono sentita bene perché ero di nuovo a “casa”. E’ vero, Viale Ceccarini oggi è un’altra cosa, una strada in più conquistata dalle multinazionali dello shopping, ma io Riccione la amo ancora e la amerò sempre.

shopping a Riccione
Viale Virgilio, Riccione: in fondo la Bottega Rosa Maria

My Riccione Map

La Riccione che ancora mi piace è quella dei local. Dopo una vita trascorsa qui so bene chi sono e so bene dove trovare quello che mi assomiglia. Anche se la città è piccola, il “segreto” è sempre lo stesso, quello che funziona in tutti i posti del mondo. E’ gravitando come un satellite attorno alle vie centrali che si trovano i negozi e le botteghe indipendenti, ed è questo che io cerco ovunque. Riccione compresa. Ho i “miei” indirizzi, non mi deludono mai, anzi valgono sempre una tappa. Alcuni sono a destra ed altri a sinistra di Viale Ceccarini, ma tutti a due passi di lì.

riccione bottega santa maria
Bottega Santa Maria, riccione

Viale Ceccarini e le sue botteghe

E’ stato proprio alla Bottega Rosa Maria, un nuovo locale di Riccione dove pochi giorni fa mi sono fermata a bere un bicchiere di vino, che ho sentito quel profumo di panino alla mortadella di cui mi era quasi dimenticata da cui nasce questo racconto. E’ in Viale Virgilio, camminando in direzione mare su Viale Ceccarini è sulla sinistra. Noi riccionesi ci andiamo a fare colazione, a bere un caffè a metà giornata o per un aperitivo, ma anche a fare compere. L’idea è quella delle botteghe alimentari di una volta, come suggerisce il nome. C’è la semplicità di pane e spianata, di salumi e formaggi, a vista, c’è il sapore delle passate di pomodoro in vetro, l’aroma del caffè e la delicatezza dei bon bon di cioccolato: entri, ne senti il profumo, ne vedi i colori e non ne puoi già più fare a meno.

shopping a Riccione

Alla sua sinistra c’è un altro dei miei posti preferiti, la Bottega di Viale Virgilio. Dentro c’è Claudia, una riccionese della mia generazione, che ha viaggiato e viaggia parecchio, ma che alla fine, come me, si è fermata a Riccione. Altrove è stata a contatto con gente di tutto il mondo, gente della moda e gente del design. Da quando è tornata casa il suo sguardo è più ampio ed esteso, contaminato da influenze lontane. Le ha rubate in Inghilterra, negli Stati Uniti e in Nord Europa e le ha fatte proprie. Ogni volta che vado nella sua bottega, mi perdo tra i caldi plaid a quadri e i grandi cuscini, le tazze da the con le pattern geometriche, i dettagli sofisticati per la tavola e la cucina e le ceste da pic nic. So Brit!

shopping a riccione

shopping a riccione

Il vintage di Viale Virgilio

Basta attraversare la strada e c’è un altro dei miei negozi preferiti per lo shopping a Riccione. Si chiama Mai Visto  ed esiste dagli anni in cui la nightlfe a Riccione era un cult, ma non mi ha mai delusa. Dentro ci sono vere e proprie chicche d’epoca che Francesco e Beatrice trovano girando il mondo, ma anche in vecchi magazzini del Made in Italy. Nel mio guardaroba ci sono diversi capi comprati da loro, tra quelli che amo di più la polo di Yves Saint Laurent con i bottoncini dorati, la borsa da viaggio di Roberta di Camerino, la canotta Seventies di Adidas.

vintage a Riccione
Mai Visto, abiti e accessori vintage

Sentirsi a Portobello

Proseguendo su Viale Virgilio, bastano pochi passi per arrivare alla Galleria del Palacongressi. Oltre a vari negozi monomarca e al Block 60, il primo concept store di Riccione, nel weekend c’è un piccolo mercatino dove vado a caccia di handmade. Proprio di recente ci ho comprato due capi della collezione Yvonne Baker, disegnata da una giovane designer indipendente della zona. Sono tutti pezzi unici e non vedo l’ora di mettere la mia gonnellona tartan asimmetrica in pura lana. Proprio mentre io scrivo questo articolo, lei la sta finendo di cucire per me utilizzando la stoffa che ho scelto.

shopping handmade a riccione
La moda handmade di Yvonne Baker

Anche le head bands di Yvonne sono molto cool. Penso proprio che appena si abbassano le temperature, ne passerò a prendere una.

shopping handmade a riccione

In fondo a questo piccolo mercatino, poi, c’è un altro dei miei posti preferiti a Riccione, perché io sono una “birra lover”. Un amore nato tanto tempo fa e mai finito, proprio come quello per il buon cibo romagnolo. Per una buona birra artigianale mi allungo sempre all’Amarcord Pub e la scelgo dalla carta delle birre. Se, invece, ho voglia di un cocktail ordino uno dei grandi classici rivisitati a base di birra. Spesso prendo il Whisky Sour che, all’ora dell’aperitivo, mi piace abbinare alle tapas, irresistibili mini burgers disponibili anche in versione veggie a base di verdura e formaggi del territorio.

aperitivo riccione
Amarcord Italian Pub: Tapas e Moscow Mule rivisitato per il mio aperitivo

Less is more: Via Ippolito Nievo

C’è un’altra piccola stradina insospettabile a sinistra di Viale Ceccarini ed è Via Ippolito Nievo. Qui ci sono due boutique, una di fronte all’altra. Si chiamano Sveva e Carrie e il gotha mondiale della moda è qui. Non cercate le insegne perché non le troverete, alzate invece gli occhi: due sofisticati dettagli di stile ve le indicheranno. In nome dell’eleganza più snob, la stessa che appartiene alla proprietaria Arianna, qui tutto è sussurrato. Anche quando non avete in programma di fare shopping, la vetrina e gli allestimenti interni meritano sempre una tappa: sono senz’altro i più belli in città.

Street VS home

Shopping a Riccione
Dettagli: a sinistra l’Earth Shop, a destra La Maison

Tenendo sempre viale Ceccarini come asse e il mare come punto di riferimento, sono invece a destra altri due gli indirizzi che valgono una visita, a due passi l’uno dall’altro. In viale Gramsci c’è l’Earth Shop, moda e lifestyle goods dannatamente contemporanei selezionati da Franco, che sa sempre lasciare il segno in città con i suoi progetti da outsider. In viale Corridoni, invece, c’è La Maison. Superate il piccolo dehor e varcate la soglia. La “padrona di casa” è Simona che all’interno ha conservato le stanze della struttura originale, una deliziosa villetta storica di Riccione, che ha poi riempito di oggetti con stile e buon gusto da vendere. La sensazione che ho, ogni volta che ci vado, è d’essere sua gradita ospite, cioè molto più che una semplice cliente. Le cose sembrano appoggiate lì quasi per caso, eppure tutto è impeccabile e semplicemente perfetto.

shopping a riccione
Riccione, La Maison

Proseguendo nella passeggiata in direzione monte, infine, c’è La Chiocciola un indirizzo che mi ricorda quella Riccione dove sono cresciuta di cui vi parlavo poco fa. All’avanguardia ed audace, in realtà è un negozio storico di Riccione che già quando ero una ragazzina si faceva notare. Da sempre a caccia di originalità, viaggia ancora oggi totalmente nella dimensione della ricerca più ardita e intrepida, fiutando creatività.

la chiocciola. boutique riccione
La Chiocciola: accessori in pietra lavica nera ed ebano 

Dentro ci sono le collezioni di due stilisti che amo da sempre, Yohji Yamamoto e Commes des Garcons, due giganti della moda. Al suo interno c’è anche spazio per il Made in Italy più nuovo e intrigante, come Boboutic, una collezione all-knitwear che traccia concretamente il futuro della moda. Altrettanto interessante la scelta di inserire lo stile minimal e senza eccessi della bergamasca Daniela Gregis, un’altra East addicted come Marisa, la proprietaria: quando andate nella sua boutique buttate un occhio al bancone in legno massiccio, un tavolo Ming originale, che sussurra cultura.

 

 

Questo articolo ha 2 commenti
  1. Ciao, complimenti per il bellissimo articolo, un “amarcord” felliniano, che ha suscitato in me i ricordi di una gioventù ormai troppo lontana. Il ricordo è una parte di noi ci chi si ricorda della propria infanzia, delle vecchie amicizie, della prima cotta… Mi hai fatto rivivere una Riccione di tanti anni fa e vivere la Riccione di oggi che pensavo di conoscerla ma non è così. Grazie per gli spunti che mi hai dato sicuramente andrò a visitare molti di questi posti che hai descritto con grande e sincera passione. Il ricordo è poesia.
    Grazie, Francesco

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