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Orea Malià, Frida Kahlo E Gli Altri

Una mostra dentro a un salone per capelli? A Bologna, da Orea Malià succede spesso. Da Frida Kahlo a Keith Haring, passando per Andy Warhol e la Cracking Art.

L’ispirazione, questa volta, è la successfull mostra allestita a Bologna a Palazzo Albergati fino a marzo su Frida Kahlo (pianificate anche, entro maggio, una visita alla Dalì art experience, sempre a Bologna). Se decidete di andarla a visitare il consiglio è di pre-acquistare il biglietto on line (ad esempio qui) per evitare le lunghe file. Il primo piano è tutto dedicato agli esponenti dell’arte messicana del XX secolo. Il mondo della notissima pittrice, invece, è tutto racchiuso al secondo, tra autoritratti, fotografie, disegni e arredi originali della sua camera da letto.

bologna mostra di frida kalho

Frida Kahlo, da pittrice a musa e icona

orea malià e frida kahlo
L’omaggio di Marco Orea Malià a Frida Kahlo

Il percorso espositivo a Palazzo Albergati offre spazio anche a quel suo stile inconfondibile, che l’ha resa un’icona. In esposizione anche le sue grandi gonnellone, gli scialli coloratissimi dai ricami appariscenti, i ridondanti monili che hanno ispirato la grande moda italiana e internazionale. Sono stati parecchi gli stilisti a reinterpretare quel personale folk-look dell’artista messicana eleggendola a musa: la prima fu Elsa Schiapparelli, e via via ad esempio Valentino, Dolce & Gabbana, Jean Paul Gaultier, fino a Etro e Marras. Ma la moda non s’indossa solamente, capelli e make-up si sa che fanno la metà del risultato. E’ così che le sue acconciature intrecciate, i suoi nastri e i suoi fiori hanno anche saputo sussurrare suggestioni anche in tema di hair styling.

Orea Malià, niente è come te lo aspetti

Parlando di capelli, il primo a cogliere tutto il fascino e l’incanto di quella sua femminilità sensuale, seppure così lontana dagli stereotipi, è stato Orea Malià. Ad innamorarsene Marco Zanardi, tra i fondatori del brand, un sofisticato personaggio che ha talento da vendere. Di origini milanesi, Marco si è trasferito nel capoluogo emiliano a fine ani ’70. Qui, ha creato un luogo unico dove l’estetica non passa solo attraverso tagli e acconciature, ma rivela un inedito codice espressivo attraverso una creatività libera, eppure consapevole, e audace. Ma non è certo solo una questione di interiors. Da Orea Malià tutto non è la stessa cosa.

salone orea malià bologna
La pop art ispira Orea Malià che gioca da sempre con la grafica del suo brand

Orea Malià, a funny pop mix

Il grande salone unisex Orea Malià, a Bologna, si trova al primo piano di un palazzo storico in via Ugo Bassi. Avete in mente il classico parrucchiere? Beh, dimenticatevelo. Orea Malià è, a tutti gli effetti, un contenitore di pura creatività che assomiglia più a un art space che a un parrucchiere. Qui phon, forbici e spazzole si mischiano, con assoluta disinvoltura, ad allestimenti temporanei ed esposizioni permanenti. Tra design, musica, grafica, arte moderna, costume, moda e tecniche figurative contemporanee, è nell’insieme un pop mix, affascinante e irripetibile. Di qui passano e sono passati a farsi tagliare i capelli, tra i tanti, Vasco Rossi, Maurizio Catellan, Syusy Blady e Patrizio Roversi. Pier Vittorio Tondelli, anche lui cliente di Marco, amava trascorrere tempo in questo indirizzo cult di Bologna frequentato da “Artisti, Giornalisti, Rock Star, Epicurei Schiantati” citando le pagine del suo libro “Un weekend post-moderno”.

orea malià bolina

I love Orea Malià

Personalmente, nel mio piccolo, il mio hair-look lo affido a Marco Orea da oltre dieci anni, perché quando lo scopri non lo lasci più. E a farci incontrare fu proprio Frida Kahlo: a fine anni ’90, quando Marco stava lavorando al suo progetto dedicato all’artista messicana, il nostro incontro casuale. Io allora mi occupavo di pubbliche relazioni e ancora la ricordo come una delle mie esperienze professionali più stimolanti.

marco zanardi con l'autrice di my trolley blog
Marco Orea Malià (a sinistra) insieme me e a un paio di amici

Perché Marco è energia pura, ma crede nel lavoro di squadra e insieme si cresce e ci si diverte. Dopo Frida, poi via via,  le mostre su Warhol e su Keith Haring, ad esempio. E, recentemente, l’omaggio alla Cracking Art . Se anche voi, come me, siete patiti d’arte contemporanea ci vediamo, ovviamente, ad Artefiera. Quest’anno è dal 27 al gennaio.

See you son!

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