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Città Che Amo: Lisbona  – Dove Andare E Cosa Fare In Tre Giorni

Un viaggio a Lisbona magari l’avevi già fatto come me, ma questa città sta cambiando. La tradizione resiste forte, ma c’è anche un design urbano tutto nuovo, contemporaneo e cool, che la rende (ancora) più bella.

Lisbona, dopo vent’anni ci sono tornata e, ora come ora, è decisamente tra le città che amo. Sì, è andata proprio così: il mio secondo viaggio a Lisbona è stata una di quelle belle sorprese che non ti aspetti. Le immagini nella mia memoria erano un pò sfuocate, vero, ma me la ricordavo ferma, mentre ora mi ha sorpresa così dinamica verso mille nuovi direzioni. Certo, e per fortuna, le tradizioni del Portogallo sono ancora nitide in città, ma la sua nuova creatività è all around grazie alle contaminazioni che arrivano da tutto il mondo. E io, come sempre. sono andata a cercare proprio questa Lisbona, portoghese sì, ma altrettanto Europea.

Lisbona
Bairro Alto – Lisbona

Vero. I ritmi sono ancora pigri, i negozi chiudono tardi e si cena fino a mezzanotte. Baccalà e sardine marinate si trovano nella maggioranza dei  menù, ma vale la pena provare anche la nuova cucina intrigante che s’ispira al resto del mondo. Oltre alle botteghe artigianali, piene di azulejas colorate, per i migliori creativi locali sono nati nuovi concept store (uno più bello dell’altro) e non si beve più solo Ginjinha e Porto, ma i bicchieri sono anche pieni di Pisco Sour (cocktail bomba pervuviano) e di Gin Tonic, il grande drink del momento.

Dove mangiare a Lisbona ?

Lisbona è una città per veri foodies. Ecco gli indirizzi che mi sono piaciuti di più.

Colazione o brunch?

La giornata a Lisbona inizia con una pastel de nada, una piccola tartelletta di pasta sfoglia e crema pasticciera servita tiepida. Se siete al Chaido, in pieno centro, andate da Manteigaria (Rua do Loreto 2) un laboratorio artigianale dove le preparano senza sosta tutto il giorno, molto frequentato anche dai locali. Se invece ti trovi verso la foce del fiume Tago, metti assolutamente in programma una sosta all’antichissima Pasteis de Belem (fondata a metà 800) dove ancora la preparano seguendo l’originale ricetta segreta del Monastero di Geronimo. Assaggiata una tortina, ti basteranno un paio d’ore per avere di nuovo fame. A metà mattina, il momento è perfetto per un brunch.

Boutik, organic bar e concept store

Nella zona vecchia di Lisbona ci sono almeno tre indirizzi che ti voglio consigliare. Se non rinunci mai a un buon caffè vai da Fabrica (Tua de Josè Falcao 122) dove fanno anche un ottimo banana bread. Estratti di frutta fresca e piatti homemade preparati con ingredienti di derivazione bio li trovi da Boutik, dove c’è anche un piccolo corner shopping ispirato alla California. Al Copenaghen Coffee Lab, invece, ordina le torte fatte in casa e il pane con le marmellate. L’atmosfera è molto hygge e soprattutto, credimi, di turisti non ce n’è nemmeno l’ombra.

Ristorante, food hall o mercado?

A Chevicheria è uno dei cinque locali aperti in città dallo chef Kiko Martins, giovane brasiliano arrivato a Lisbona poco più che bambino. Ad ogni posto ha dato uno stile gourmet preciso e differente: qui Kiko celebra gatzpacho e cheviche facendo così incontrare due specialità tipiche di due Paesi geograficamente molto lontani tra loro, Spagna e Perù.

cheviche e tartare
A sinistra un piatto alla Chevicheria, a destra la tartare di barbabietola al bistrò 100 Manieras

Si pasteggia bevendo pisco sour, mentre la cheviche viene preparata sul bancone a vista. Per avere un tavolo ci vogliono almeno un paio d’ore d’attesa e non accettano prenotazioni. All’ingresso c’è Barbara che gestisce una lunga waiting list, mentre i locals chiacchierano on the road bevendo un drink per ingannare il tempo. Ti lascio una tip, però: se vuoi evitare la fila vacci a pranzo (apre alle 12). Contaminazioni gastronomiche anche al bistrò 100 Manieras (Largo De Tirnitade 9), un posto very cool e vagamente hipster dove si mangia cucina gourmet con i Massive Attack e altra musica elettronica in sottofondo. L’alternativa superchic è l’omonimo ristorante, citato anche da Monocle, bibbia britannica di lifestyle.

ristoranti lisbona
A sinistra sangria al Porto, in mezzo il bancone del Mercado, a destra la cheviche di Kiki Martins

Poco lontano di lì, meno di 10 minuti a piedi, c’è il Mercado dove la cucina è tutta a base di prodotti locali. E poi, in Avenida de Julho, c’è l’immensa e caotica food hall di Time Out (sì la mitica rivista di lifestyle): decidere cosa mangiare, tra le decine di food corner con il cibo di tutto il mondo, è difficile quanto trovare un posto a sedere. Vale la pena, però, assaggiare “Da Peixairia un “prego”, cioè un tipico panino portoghese. Molto più autentico però, nel complesso, il Mercado da Ribeira, consigliato soprattutto di sabato.

La LX Factory di Lisbona è uno degli hotspot da non perdere per mangiare easy, fare shopping alternativo e fotografare la street art

Viaggio a Lisbona, dove andare: 10 indirizzi da non perdere

Rooftop e cantine

Durante il tuo viaggio a Lisbona una tappa obbligata sono i miradouro, cioè i punti panoramici per godersi lo spettacolo della città. Verso la foce del fiume, il nuovissimo MAAT, museo di Architettura, Arte e Tecnologia, è il punto perfetto per godersi la vista sul ponte del XXV Aprile, che fa sognare d’essere all’improvviso a Brooklyn .

Lisbona panorama
Il Ponte XXV Aprile

Vista sul fiume Taro anche dal rooftop del Memmo Design Hotel: all’ultimo piano c’è uno strepitoso bar aperto a tutti. Per avere invece tutta la città ai piedi, ci si può mettere in fila a la Salida Santa Justa e prendere per 5 euro l’ascensore. L’alternativa è camminare in direzione Principe Real (piena di concept store) e fermarsi sullo slargo pedonale con vista oppure andare a cena sulla terrazza del The Insolito (Tua de Sao Pedro 43). Per salire di sopra c’è un minuscolo vecchissimo ascensore in legno rivestito all’interno di una carta da parati a piccole fantasie rosa che annuncia già il mood total vintage del locale. Se sei ad Alfama, invece, l’hotspot panoramico da non perdere è il miradouro di Santa Lucia.

panorama lisbona
Panorama dalla Salida Santa Justa 

Niente panorama, ma ottime tapas portoghesi fatte in casa e una carta vini da intenditori da AB, una piccola cantina in Rua da Rosar, nel Bairro Alto un quartiere dove i locali sono uno dietro l’altro. Se ci vai prima delle 20 fai un salto anche da Os Chapeleiros, una cappelleria artigianale che vende solo edizioni limitate (sia da uomo che da donna). Infine se vuoi provare la cucina di quello che secondo il NY Times è il miglior indirizzo di Lisbona, vai da alla Cantinho do Aziz: il menù è a base di cucina africana casalinga, ma le piccanti contaminazioni indiane si sentono in vari piatti. Il ristorante lo trovi vicino a Martim Moniz, l’epicentro del meltin pot locale, dove c’è anche il Topos Bar, posto perfetto per un cocktail con vista e dj set.

lisbona
Interno della shopping gallery 100% portoghese, Embaixada

Cosa fare: shopping autentico, basta calamite!

Di insospettabili concept store, così contemporanei che non pare neppure d’essere ancora a Lisbona, è piena tutta la zona di Principe Real. Dai  un’occhiata da Embaixada, una shopping gallery in un meraviglioso palazzo arabo del XIX secolo che ospita solo brand portoghesi (uno più bello dell’altro). Sarai d’accordo con me ! Tra uno store e l’altro, fai una tappa da Gin Lovers, il bar centrale, dove il GT è un’esperienza seria. Oltre alla “specialità della casa” anche un piccolo menù alla carta. Local fashion e un pò di food anche al The Feeting Room (Calcado de Sacramento 26), mentre se ami grafica e visual design, vai da Apaixonarte (Tua Paiais de Sao Bento).

shopping a lisbona
Food e Fashion da The Feeting Room

Per fare il pieno di designer e artisti locali durante il tuo viaggio a Lisbona, infine, il posto giusto si chiama LX Fabrica e raggruppa una trentina di creativi, ognuno con la sua piccola collezione. E’ perfetto anche se ami la street art. Se ci vai  in estate, non perderti l’aperitivo sul rooftop con vista sull’iconico ponte!

LX Factory: il bar all’ultimo piano (sopra) e la street art  (sotto)

lisbona street art

Per  dormire prenota una stanza al The Indipendente, un ostello in stile retrò, che sul sito si presenta così: “Un’alleanza di viaggiatori, avventurieri e pionieri alla ricerca di nuove strade da percorrere, diversi confini da attraversare e nuovi amici da fare”. Per fare un viaggio a Lisbona bastano meno di tre ore di volo, è perfetta anche per due notti e in autunno puoi avere la fortuna di trovare ancora bel tempo. Sì, per me varrà sempre un viaggio.

 

 

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