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Fiori Felici Tra Gardening, Slow Flowers E Floral Design

Non ho il pollice verde, vero, ma adoro i fiori! Li amo perchè sono capaci di trasmettermi allegria, ma un giorno ho imparato che, anche noi, possiamo renderli felici

La prima volta che ho sentito parlare di felicità dei fiori mi sono chiesta cosa significhi parlare di fiori felici. La risposta l’ho trovata una domenica partecipando a un brunch very unconventional preparato tra profumi intensi di fiori sbocciati.  E, oggi,vi racconto cosa ho fatto quel giorno e cosa ho imparato.

I consigli della flora designer

E’ la floral designer Camilla Zanarotti, anche autrice del libro “Più orti che giardino” (Mondadori) che mi ha insegnato le regole fondamentali per coltivare bei fiori. Personalmente non ho mai avuto il pollice verde, vi dicevo, quindi le basi innanzitutto. Prima cosa aver cura di nutrire la terra. Ma come? E’ l’ossigeno per il terreno è la prima condizione per un giardino in salute. Poi, imparando dalla natura, il terreno va coperto (in gergo, pocciamatura). Avete presente un bosco? Esattamente la stessa cosa. In fondo, se ci pensate bene, il terreno lo troviamo sempre ricoperto da un letto, di foglie o di muschio che sia.

Le prime regole per avere un giardino pieno di fiori felici

In giardino bisogna ispirarsi alla natura, magari usando della paglia, ma anche utilizzando altri fiori (il segreto è farli crescere striscianti, mi spiega Camilla).  Il nasturzio, con le sue proprietà curative, ad esempio è perfetto. In autunno poi, quando le colture sono vuote, la letamazione è sempre il metodo migliore, imparagonabile a qualsiasi prodotto chimico, per mantenere biologicamente viva la struttura del terreno. In alternativa, un altro buon fertilizzante naturale anche il macerato di ortica. Altro segreto: la contaminazione tra fiori e ortaggi. Camilla mi fa notare che si possono scegliere quelli esteticamente più gradevoli, come il cavolo, nero o viola, ma anche le erbe aromatiche sono una buona idea. Per di più, creando confusione olfattiva si contribuisce a tenere lontani insetti nocivi.

fiori
Laura al lavoro con le sue composizioni slow

Slow Flowers: i nuovi bouquet sono sostenibili e a km zero

Dalle tips della floral designer Camilla a quelle di Laura Vaccari del Fiorificio. Con lei ho scoperto, invece, che c’è anche un’etica dei fiori. Laura, infatti, condivide la filosofia dello slow flowers, secondo il New York Times “la rivoluzione del bouquet”.  Il concetto base è semplice, in pratica è questione di rispetto e sostenibilità. Ecco perchè per le decorazioni e le composizioni floreali che realizza com amore Laura predilige usare materiali naturali raccolti dai campi e dai boschi, rigorosamente di stagione, dunque, e possibilmente a km zero. Insomma, niente spugne né colle né fiori di importazione o stabilizzati. Il risultato del suo lavoro è incredibilmente armonico nella sua autenticità e naturalezza. Guardarla assemblare bouquet e composizioni è un incanto!

fiori e ortaggi

Eventi a fiori in Romagna

Sempre a proposito di fiori e giardini, vi voglio segnalare alcuni eventi che trovo particolarmente affascinanti. Sono tutti nella “mia” Emilia Romagna, e profumano di primavera.  A Rimini, torna tutti gli anni “Giardini d’Autore”, ormai un appuntamento fisso per gli amanti del gardening, dove reperire piante ed essenze rare e condividere la cultura del verde. Bisogna invece aspettare maggio (ma ne vale al pena) per le due mostre -mercato di fiori, piante e attrezzi del mestiere in programma a Santarcangelo e a Bologna. A Ferrara con “Interno Verde”, è possibile visitare giardini privati solitamente non accessibili. I più curiosi possono iscriversi e informarsi on line su come accedere a questa splendida esperienza. Anche tra Ravenna e Forlì,  “Meraviglie Segrete”, mette ogni primavera in calendario una serie di eventi a fiori incluse visite straordinarie ai giardini e vivai. E aprono le porte ai visitatori anche 48 giardini di Bologna con “Di Verde in Verde“.

fiori e piante da spruzzare nel piatto

Da fiori e piante, poi, si possono anche estrarre oli essenziali da utilizzare in cucina: lo sapevate?  A me l’ha insegnato Antonella Bondi, che con le sue  fragranze alimentari  aggiunge irresistibili profumi alle ricette. Voi avete mai spruzzato una food fragrance nel vostro piatto? Io sì, e vi assicuro che prende tutt’un altro sapore.

Ps Se cercate esperienze slow, vi lascio con un altro spunto. Questa volta, però, in tema di viaggi .

 

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