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L’Uomo Senza Tonno, Il Single Che Porta La Sua Cucina Creativa A Domicilio

All’anagrafe è Marco Giarratana, ma ormai per tutti (sua madre compresa come dice lui) è l’Uomo Senza Tonno

Da copy, a blogger, a cuoco a domicilio: una storia come quella dell’Uomo Senza Tonno vale la pena d’essere raccontata. Personalmente lo seguo da tempo sui social, affascinata tanto dalla sua grande ironia quanto dai suoi piatti che hanno un ottimo aspetto. Così un giorno ho deciso di contattarlo e di farci due chiacchiere. Tutto, mi spiega, è iniziato il giorno in cui un redattore e copy siciliano, trapiantato a Milano, perde il lavoro per via della crisi. E’ allora che Marco, ispirato dal titolo di uno dei suoi film preferiti (“L’uomo senza sonno”, ndr), apre il suo blog. Dentro ci mette insieme la sua creatività, la sua ironia e la sua grande passione per la cucina. Nasce così, nel 2012, l’Uomo Senza Tonno, inizialmente una raccolta di racconti editoriali sulla cucina creativa che in prima persona esperimenta e assaggia a Milano. Marco, che è single, spesso se ne va per ristoranti ed eventi e ogni volta raccoglie ispirazioni, materiali e idee. Scrivere è il suo mestiere da sempre e quindi tradurre quelle esperienze storie digitali non gli riesce certo difficile.

una ricetta di uomo senza tonno
Spaghetti con corallo di capasanta e peperoncino

Quando rimane a casa invece, molte, anzi troppe volte si ritrova a doversi inventare la cena last second, tradito anche dall’ultima scatoletta di tonno che avrebbe giurato di avere in dispensa. E’ così che alle recensioni sulle sue esperienze gastronomiche in città decide, ad un certo punto, di aggiungere una sezione dedicata alle ricette quelle che ogni sera inventa per sè. Come lui, sono creative, mai scontate e via via ci riempi il suo blog, oltre che il suo stomaco.

Hai finito il tonno? L’importante è avere iniziativa!

E se prima Marco giocava per mestiere con le parole, comincia a giocare con gli ingredienti. I suoi piatti sono il frutto di sperimentazioni e contaminazioni continue e dentro c’è la sua storia. Ci sono i sapori della sua terra d’origine, ma anche gli stili alimentari di Milano, sua attuale città di residenza. Alla base delle sue ricette c’è la sua infinita curiosità che, pur nella riscoperta delle grandi tradizioni culinarie del Nord, lo porta sempre a creare qualcosa di unico. Ad esempio  adora i risotti, ma non cercate sul suo blog la ricetta del classico risotto alla milanese. Semmai troverete versioni creative e inedite tutte sue, come quella al taleggio, capesante e scorza di lime o, quella al camembert, seppia e miele di castagno.

ricettario uomo senza tonno
Risotto con toma d’alpeggio, ribes rossi e maggiorana

Tutti pazzi per l’Uomo Senza Tonno

E così, ricetta dopo ricetta, sulla mail del blog arriva un giorno una proposta: un utente gli chiede di andare a cucinare a casa sua, curioso di assaggiare quelle sue fantasiose ricette. Beh da quella volta (era maggio 2016) l’ Uomo Senza Tonno, non si è più fermato. Cucina ovunque, più spesso a casa degli altri che a casa sua ormai. Lo fa per chi non ha tempo o semplicemente per non ha voglia di farlo. Viaggia con il treno su e giù per l’Italia, si occupa della spesa, della preparazione dei piatti e del servizio in tavola, ma non aspettatevi che lavi anche i piatti. Le pentole e le stoviglie, invece, le mette il padrone di casa insieme alla cucina. La sua idea è semplice: “Se cerchi uno “scièf” a domicilio (come si definisce ironicamente sul suo blog) sono il tonno giusto!” Il suo menù è stagionale e creativo e si può scegliere anche tra  portate vegetariane e piatti di pesce. Se invece siete in vena di cucinare e andate alla ricerca di ricette da copiare anche sul mio blog trovate un piatto inedito realizzato, su mio invito, da una giovane ma grande promessa della cucina italiana stellata. Io, al contrario, non mi sento una grande cuoca, ma all’Uomo senza Tonno, prima o poi, chiederò di venire a cucinare a casa mia e lo sfiderò a chi fa il risotto migliore. Io seguo fedelmente la ricetta tradizionale della mia nonna, milanese Doc, che ha sempre fatto un risotto da urlo! E ognuno di noi poterà in tavola la sua storia personale.

La foto di copertina è di Alessandro Vullo.

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