
A Bologna è in arrivo un week-end pieno di belle cose da vedere! L’arte moderna e contemporanea riempie i padiglioni ad ArteFiera e invade la città che, tra installazioni e mostre, diventa Art City
Inizia domani l’atteso weekend di Artefiera a Bologna, ma è sabato sera il clou. Durante la White Night, l’ Art City omaggia l’arte contemporanea nelle sue più inattese e personali espressioni. Fino a notte fonda aperture straordinarie, eventi e art happenings. Sono talmente tante e belle iniziative che, purtroppo, bisogna fare delle scelte. E queste sono le mie per il week end in arrivo.
Arte, natura e tecnologia: l’installazione digitale di Quayola
In occasione di Art City, Davide Quayola occupa CUBO (Centro Unipol) con la sua visual art apprezzata a livello mondiale. Si chiama “Pleasant Places” l’installazione che mette insieme dipinti digitali, video e installazioni 3D. L’ispirazione per questo media-artist di nascita italiana, ma londinese d’adozione, sono le campagne della Provenza che ispirarono già Van Gogh più di un secolo fa.

Stesso luogo ma diverso linguaggio, in due parole dal pennello all’algoritmo. Grazie infatti all’utilizzo di custom-software per l’analisi e la manipolazione delle immagini il lavoro di Quayola dissolve e disgrega la descrizione del paesaggio virando verso la direzione sublime dell’astrazione. Perché non farsi scappare la mostra di Quayola? Perchè ha già esposto, ad esempio, alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano, ma anche anche al Sonar Festival di Barcellona, per citarne alcuni. Se ve la perdete questo week end c’è tempo fino all’1 aprile per vederla.

Passato e presente: da RiSalto espone Andrea Louis Ballardini
Cammina in equilibrio tra passato e presente, durante Art City, RiSalto, bottega creativa in via Rialto. La personale di Andrea Louis Ballardini. “La condizione sottile” si compone di tre nuclei differenti che includono anche opere che si ispirano all’arte classica d’epoca antica. E dietro a questa scelta dell’artista c’è la piena consapevolezza del suo eterno valore in termini di sapienza e misura, di simmetria e armonia. Parallelamente, però, c’è anche una evidente citazione del rimbombo che ancora oggi risuona dal passato, più forte del susseguirsi dei secoli. Sarà l’eco dei miei studi classici, ma sull’eredità di questo patrimonio sono assolutamente d’accordo con l’autore, quindi mi intriga l’idea. La mostra rimarrà allestita fino a sabato 4 febbraio.
Scarabei e coccinelle alla Casetta dell’Artista
La Casetta dell’Artista è un altro di quegli indirizzi da scoprire a Bologna. E’ un progetto originale che mette insieme arte e ospitalità, un bed&breakfast nel cuore del centro storico pensato per gli amanti dell’illustrazione, dell’artigianato, dell’arredamento, del design. Oltre alle camere, al suo interno c’è uno studio d’arte ed è spesso sede di mostre ed eventi. Nell’ambito di Art City, propone la personale di Elena Fregni “Tableau Vivant” (inaugurazione sabato 28 gennaio alle 19). Sono gli insetti l’originale punto di partenza di questa artista locale: partendo da un’osservazione scientifica ne traccia tratti e contorni in grande scala utilizzando il fil di ferro. Una scelta stilistica che sconfina nella provocazione, con l’idea di lasciare spazio espressivo anche a chi osserva. Una bella sfida provare a superare preconcetti e pregiudizi della mente, per apprezzare così la pura bellezza delle cose, che mi incuriosisce e mi attira.
L’arte sostenibile di Freak Andò
Creare qualcosa di nuovo da qualcosa di già esistente, imboccando la strada dell’imprevedibilità creativa. Inaugura domani sera da Freak Andò (Via delle Moline) una mostra-tributo al neo trend dell’upcycling, ovvero il recupero e il riuso di vecchi oggetti che scoprono nuove estetiche (ne parlo anche qua.) “Lost&Found” è una collettiva di creativi e designers, tra cui anche il noto Maurizio Marzadori, bolognese entrato al MoMa di New York con le sue collezioni. E’ la destinazione perfetta per gli amanti del modernariato e del vintage interior, e poi la location è uno splendido chiostro rinascimentale che da solo val la pena una tappa.