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I 10 Segreti Di Bologna: Le Incredibili Storie Che Forse Nessuno Vi Ha Mai Raccontato

Io li trovo affascinanti come le favole che mi raccontavano da piccola: sono i segreti di Bologna. Dove li ho trovati? Dentro a una cocktail list. Sì, si, è andata esattamente così…

Il famoso never say never è una delle grandi verità della vita, del resto se no come avrei potuto trovare in un cocktail bar i segreti di Bologna? Già, perchè a raccontarmeli, tenendomi incollata alla conversazione, è stato un giovane bar tender quando una sera sono capitata nel suo locale per un drink. Purtroppo, con i Covid, questo bar è stato chiuso, ma mi piace comunque condividere cosa ho imparato  quella sera  su Bologna, dieci segreti che ancora  non conoscevo.

veri nice bologna
Alex Fantini

A raccontarmeli, quella sera, è stato Alex, bartender di Bologna che attraverso i suoi cocktail mi ha fatto scoprire cose nuove su Bologna. E’ così, infatti, che lui amava raccontare la sua città, prima che il Covid lo costringesse a chiudere. Lo faceva con quello che sapeva fare, i cocktail. La sua cocktail list era  anche un meraviglioso racconto, un suo personale omaggio al posto dove è nato e cresciuto, una dichiarazione d’amore per la sua città. 

bologna: cocktail bar
Il bancone del Very Nice

Ad Alex è stata la nonna, bolognese ovviamente,  a raccontare queste piccole leggende metropolitane e, lui, non se n’è mai più dimenticato. 

Dieci segreti di Bologna per dieci cocktails “Very Nice”

1. A Bologna c’è una piccola Venezia

Sapevate che se passate delle parti di via delle Moline affacciatevi tra i palazzi dalla “finestrella” (in via Piella) e, per un attimo, vi sembrerà d’essere a Venezia? Tra i palazzi e le case scorre, infatti, un piccolo canale che per molti anni è stato nascosto. Ora è un incredibile scorcio, tra l’altro super-instagrammabile.

bar a bologna: very nice
Cocktail con vista – La Piccola Venezia

2. Non è vera tagliatella bolognese se non è 8 mm

Diciamocelo, Bologna è un vero paradiso per tutti i food lovers! Persino l’inviata del NY Times se n’è innamorata per questo motivo al punto da inserirla tra le 52 destinazioni da visitare assolutamente. Per prendere ispirazione quando siete in città potete anche, ad esempio, fare una ricerca su Instagram dell’hastag #bolognafood e troverete quasi 53 mila foto di piatti tipici. Non tutti i food addicted, né gli Instagrammers probabilmente, però sanno che le tagliatelle al ragù sono tra i “gioielli” più preziosi in città. Sapevate che alla Camera di Commercio (Palazzo della Mercanzia), in una teca, c’è la riproduzione della tagliatella perfetta? Un campione in oro nelle misure esatte, realizzato secondo la vera tradizione bolognese: la larghezza deve corrispondere alla 12270ª parte dell’altezza della Torre degli Asinelli e, precisamente, dev’essere spessa 8 millimetri per essere l’autentica ed amata specialità.

 

3. Il lampione che annuncia in città l’arrivo dei neonati.

Si diceva un tempo che il lampione all’angolo tra Via Rizzoli e Piazza Nettuno cominciasse, come per magia, a lampeggiare ogni qualvolta nascesse un bambino. E così, ancora oggi, succede. Sapevate che passeggiando di sera verso Palazzo Re Enzo vi potrà capitare di vederlo accendersi e spegnersi? Sì perché ancora oggi questa splendida tradizione, tutta bolognese, è tramandata dagli ostetrici dei due ospedali della città che, grazie a un contemporaneo sistema di telecontrollo a distanza, continuano ad annunciare in città le nascite dei neonati tramite quel lampione. Non è tremendamente romantico?

4. La pietra bolognese che ha affascinato anche Ghoete

Conoscete la baritina? Non è altro che la cosiddetta pietra bolognese così ribattezzata perché a scoprirla per la prima volta è stato un alchimista proprio sui colli della città. Nei secoli la baritina, così  unica e speciale, è diventata un motivo di viaggio per tantissimi viaggiatori illustri, Goethe incluso. Fu proprio lui ad accorgersi, per primo, della sua capacità di trattenere la luce del sole per poi rilasciarla al calare della notte, quando diventa fluorescente.Sembrare magica quando si illumina! per questo che, nei secoli, in tantissimi sono andati a Bologna per vederla. Oggi per vederla potete salire su quegli  stessi colli, a Paderno, dieci minuti da Porta San Mammolo.

calanchi bologna
I calanchi di Paderno

5, 6, 7, 8, 9,10: quali  sono gli altri segreti di Bologna?

Come vi dicevo all’inizio, sono dieci i segreti di Bologna che hanno ispirato Alex. Grazie a lui ho scoperto ancora altre cose che non sapevo di Bologna:   l’astuccio degli Asinelli, il melograno di Carducci e la statua di San Giorgio nascosta nel quartiere del Pilastro. Ma ogni segreto, per essere ancora più intrigrigante, non va rivelato. Ed io, allora, mi fermo qui e gli altri ve li lascio scovare da soli… Un piccolo indizio??? Ad esempio, c’è un posto, a Bologna, dove non serve lo smartphone, il bello lì è giocare a “telefono senza fili” ….

I segreti: piccole ossessioni e grandi seduzioni

C’è il fascino segreto e c’è il segreto di Pulcinella, ma c’è anche il segreto del successo e ci sono “gli ammiratori” segreti: comunque la si metta, ogni segreto è una piccola dolce ossessione. Solo perché difficilmente accessibile diventa desiderabile e scatena la voglia di saperne di più, di ficcare il naso, di curiosare un pò… . Ecco perché ho deciso di raccontarvi anch’io, qui sul mio blog, i segreti di Bologna, una città che amo da anni, diventata ancora più bella negli ultimi tempi.

E visto che si è parlato anche di buoni cocktails, date un’occhiata a questo itinerario per bere bene a Rimini e dintorni oppure alla guida per i G&T lovers, piena di indirizzi dove bere un buon gin toni, secondo me, tra la Romagna, Milano e Londra.

 

Immagine di copertina: ph credits @FoodFunTravel

 

Questo articolo ha 2 commenti
  1. Interessante, mi ero informata sui sette segreti ma tu ne hai rivelato altri altrettanto curiosi e interessanti da sapere.
    Grazie 👏👋

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